Ulex europaeus

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Ulex europaeus
Ulex europaeus
Stato di conservazione
Rischio minimo[1]
Classificazione APG IV
DominioEukaryota
RegnoPlantae
(clade)Angiosperme
(clade)Mesangiosperme
(clade)Eudicotiledoni
(clade)Eudicotiledoni centrali
(clade)Superrosidi
(clade)Rosidi
(clade)Eurosidi
(clade)Fabidi
OrdineFabales
FamigliaFabaceae
SottofamigliaFaboideae
TribùGenisteae
GenereUlex
SpecieU. europaeus
Classificazione Cronquist
DominioEukaryota
RegnoPlantae
DivisioneMagnoliophyta
ClasseMagnoliopsida
OrdineFabales
FamigliaFabaceae
GenereUlex
SpecieU. europaeus
Nomenclatura binomiale
Ulex europaeus
L.

Ulex europaeus L. è una pianta della famiglia delle Fabacee, comunemente nota come ginestrone o ginestra spinosa[2].

Descrizione

Si tratta di arbusti alti sino a 2 m, caratterizzati, in genere, da un fusto principale assai breve, che si apre in numerosi rami eretti o ascendenti, spesso un po' rigidi, fittamente spinescenti.[3]

Le foglie sono trasformate in fillodi spinosi, spesso assai acuminati.

I fiori sono di colore giallo, riuniti in racemi, portati all'apice dei rami o all'ascella dei fillodi. La fioritura in genere è primaverile.

Il frutto è un legume villoso, lungo 1–2 cm.

Biologia

Si riproduce per impollinazione entomogama. Tra gli insetti pronubi vi sono l'ape mellifera, bombi, vespe e ditteri[3].

Distribuzione e habitat

È un genere tipico dell'Europa atlantico-occidentale (Belgio, Francia, Germania, Gran Bretagna, Irlanda, Italia, Madeira, Paesi Bassi, Portogallo, Spagna, Svizzera)[2].

È stata introdotta dall'uomo e si è naturalizzata in America e in Oceania.

È stata inserita nell'elenco delle 100 tra le specie esotiche invasive più dannose al mondo[4].

Note

  1. ^ (EN) Contu, S. & Rivers, M.C. 2017, Ulex europaeus, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020. URL consultato il 5 maggio 2023.
  2. ^ a b (EN) Ulex europaeus, su Plants of the World Online, Royal Botanic Gardens, Kew. URL consultato il 5 maggio 2023.
  3. ^ a b Pignatti S., Ulex europaeus, in Flora d'Italia Vol. II, Milano, Edagricole, 2017, p. 462-463, ISBN 9788850652433.
  4. ^ Lowe S. J., M. Browne and S. Boudjelas (2000) 100 of the World's Worst Invasive Alien Species Archiviato il 22 dicembre 2018 in Internet Archive. IUCN/SSC Invasive Species Specialist Group (ISSG), Auckland, New Zealand.

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