Nel corso dei primi scavi del sito archeologico, finanziati da Cecil Rhodes nel XIX secolo, furono rinvenute otto statuette di steatite raffiguranti l'uccello,[1] successivamente trasportate da Rhodes in Sudafrica nel 1906.[2] Quattro reperti furono restituiti allo Zimbabwe dal governo sudafricano nel 1981, mentre il piedistallo di una quinta - venduto al museo etnografico di Berlino nel 1907 - fu restituito nel 2003 dal governo tedesco. I reperti restanti sono ancora conservati invece a Groote Schuur, l'abitazione di Rhodes (ora un museo) a Città del Capo.[2]
^abcDepartment of Arts of Africa, Oceania, and the Americas (2000). Great Zimbabwe (11th–15th century). In Heilbrunn Timeline of Art History. New York: The Metropolitan Museum of Art.