Progettato per trasportare da una (SS-19 Stiletto Mod.1) a sei testate nuclearia rientro indipendente (SS-19 Stiletto Mod.2) a distanze maggiori di 10.000 km dal sito di lancio, è stato costantemente aggiornato nel corso della sua vita operativa vedendo migliorate continuamente le caratteristiche di combattimento e l'estensione del servizio attivo. La versione più recente è denominata UR-100N UTTKh o, in alternativa, RS-18B (in cirillico: УР-100Н УТТЖ;nome in codice NATO: SS-19 Stiletto Mod.3).
A seguito della ratifica degli accordi START da parte dell'Unione Sovietica degli esemplari ancora in servizio è stato ridotto il carico utile ad un'unica testata.
A partire dagli anni ottanta, le prime versioni del missile sono stato gradatamente rimosse dal servizio in favore del più recente UTTKh e dell'RT-23, mentre, al 2020, rimangono in servizio attivo nei ranghi delle Forze missilistiche strategiche russe 10 esemplari di UR-100N UTTKh, dei quali: 6 in versione Mod.3 e 4 impiegati in funzione di vettore del motoaliante ipersonico Avangard (SS-19 Stiletto Mod.4), attivi dal 2019.[1]
Storia
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Caratteristiche
L'SS-19 è un'arma simile all'SS-17, ma con maggiore diametro della struttura, quasi tre metri, e con un peso quasi doppio.
Lungo circa ventisette metri, con diametro di quasi tre, esso ha una struttura a due stadi, con propellente liquido conservabile per lunghi periodi, usati da quattro motori per il primo stadio e cinque per il secondo (in questo caso uno principale e quattro secondari).
Il sistema di controllo del volo di tale arma è analogo a quello dell'SS-18, con la capacità di eseguire una rapida riprogrammazione dei bersagli.
Dal 1987 cominciarono ad essere sostituiti dagli SS-24 Scalpel, ed entro il 1991 il numero degli SS-19 era calato a trecento, tutti UR-100NUTTKh, ovvero Mod. 3. A quel punto gli accordi Start-1 e Start-II hanno cominciato a far eliminare i missili di questo tipo.
Secondo le specifiche originali, la vita utile di quest'arma è di quindici anni, ma lavori di estensione della sua vita operativa l'hanno successivamente elevata a 25.
Mod. 1, 6 MIRV con 550 chilotoni di carica (la NATO stimava 1 megatoni), gittata di circa 9.000-10.000 chilometri, a seconda delle valutazioni. Le prove in volo avvennero tra il 1973 e il 1975, e subito arrivò lo schieramento, alla fine dello stesso anno, di ben sessanta armi. Una ridotta precisione del sistema di navigazione inerziale, rivelatasi nei test e dovuta a fenomeni di risonanza, causò successive modifiche al sistema.
Mod. 2: singola testata da almeno cinque megaton, sessanta schierati fino al 1978, quando il massimo numero di SS-19 venne schierato giunse a centottanta.
MOd. 3: con sistema di guida migliorato, il nuovo missile, UR-100NUTTKh, cominciò ad essere sviluppato nel 1976 ed entrò in linea nel 1979. Nel 1984, già tutti i missili Mod. 1 erano stati eliminati a vantaggio dei nuovi Mod. 3, con sei testate MIRV e 360 armi totali.
I dati del loro dispiegamento, secondo i dati pubblicati nei primi anni sono i seguenti:
13ª Divisione Missilistica della Bandiera Rossa di Yasny, Orenburg Oblast
In servizio dal 1992. Al 2020, 10 esemplari in servizio attivo, di cui: 6 UTTKh (Mod.3) e 4 UTTKh (Mod.4) equipaggiati con il sistema d'arma ipersonico Avangard.