Tristano Sforza (Milano, luglio 1429[1] – Milano, 11 luglio 1477) è stato un condottiero italiano, signore di Saliceto, Noceto e Lusurasco.
Figlio illegittimo di Francesco Sforza, venne allevato fino al 1443 nella casa milanese del nobiluomo Morello Scolari da Parma.
Nel 1448 Francesco Sforza ottenne da papa Niccolò V la legittimazione di Tristano e di tutti gli altri figli naturali.
Tristano seguì le orme paterne nel mestiere delle armi: appena ventenne comandava un drappello di cavalleria, partecipò alla battaglia di Caravaggio e alla guerra contro Venezia. La sua carriera militare si alternava ad incarichi politici e missioni diplomatiche.
Nel 1455 fu combinato il suo matrimonio con Beatrice d’Este, figlia legittimata di Nicolò III d'Este e quindi sorellastra di Ercole e Borso d'Este, nel gioco delle trattative tra quest'ultimo e gli Sforza.
Seguirono altri incarichi politico-militari nella Penisola e all'estero; il 10 maggio 1468 celebrò nel castello di Amboise, per conto del fratello Galeazzo Maria, il matrimonio per procura con Bona di Savoia, cui portò i numerosi regali dello sposo.[2]
Morì nel 1477, in seguito ai postumi di un intervento chirurgico.[3]
Il nome di Tristano Sforza è legato alla omonima torre di Palazzo Barbò di Torre Pallavicina, quale abitazione fortificata del 1455 a guardia dei suoi possedimenti nel territorio della Calciana.
Nell'aprile 1455 sposò Beatrice d'Este[4][5] (1427-1497), figlia naturale di Niccolò III d'Este, vedova di Niccolò I da Correggio. La coppia ebbe un solo figlio, nato morto nel gennaio 1460.[6]
Da Orsina Surrigoni[1] ebbe una figlia naturale e legittimata, Elisabetta Margherita (1472[1]-ante 1509), che sposò Galeazzo I Pallavicino.[3]
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