Il trattato di Firenze[1] fu l’accordo di pace firmato da Napoleone Bonaparte e Ferdinando I delle Due Sicilie[2] il 28 marzo 1801 a seguito della vittoria francese nella seconda Campagna d'Italia guidata dal generale corso.
Storia
L'accordo prevedeva l'indipendenza del regno delle Due Sicilie sotto l'autorità dei Borboni, solo due anni prima scacciati dal territorio continentale dalla rivoltosa Repubblica Napoletana, a condizione che l'esercito francese potesse occupare per un anno le città di Pescara e la Terra d'Otranto, venendo mantenuto economicamente dai Borboni, e che il re indicesse l'amnistia e la grazia per i prigionieri politici giacobini.
Re Ferdinando cedeva inoltre ai francesi, che li girarono al Regno d'Etruria, i territori che erano appartenuti al soppresso Stato dei Presidii, e alla Francia stessa Porto Longone e il Principato di Piombino con l'isola d'Elba[3].
Note
Voci correlate
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