I torcetti erano un tempo più grandi di quelli attualmente commercializzati e venivano cotti nel forno comune del paese mentre si aspettava che questo raggiungesse una temperatura sufficientemente alta per infornare il pane[3].
Il nome deriva dalla forma ritorta dei biscotti, che rappresentano una variante dolce dei grissini.
I torcetti prodotti nelle valli di Lanzo e nel Canavese occidentale sono più sottili, con la superficie caramellata, una pasta più bianca e un contenuto relativamente basso di burro; quelli prodotti nel Biellese e nei pressi della Serra di Ivrea sono invece più spessi, con una pasta più scura e ricca di burro ma di un colore esterno più chiaro.[4]
Preparazione
Gli ingredienti vengono impastati per ottenere un insieme omogeneo che viene tirato in bastoncini della lunghezza di circa 10 centimetri. Le due estremità del bastoncino vengono quindi unite e i biscotti vengono pennellati con acqua e spolverati di zucchero. Segue una lievitazione di circa due ore, dopo la quale sono cotti in forno per una ventina di minuti. I torcetti vengono infine confezionati in sacchetti di plastica o in scatole di cartone[7].
Abbinamenti
I torcetti possono essere accompagnati da spumanti come l'Asti o da un passito[7], come ad esempio il passito di Caluso.
^Torcetto di Lanzo e del Canavese, su Città Metropolitana di Torino.... URL consultato il 15 febbraio 2017 (archiviato dall'url originale il 15 febbraio 2017).