In momenti diversi hanno ricoperto il ruolo di gruppo spalla per alcuni degli esponenti più rappresentativi del blues rock e dell'heavy metal, tra cui i Rolling Stones, i Deep Purple e i Judas Priest[3]. Il nome del quintetto – un rimando al Movimento per la temperanza, sodalizio internazionale del XIX secolo che avversava il consumo eccessivo di bevande alcoliche – fu scelto dai componenti della band come dichiarazione programmatica di un atteggiamento sobrio e misurato, volto a fare musica «in modo onesto e autentico»[6].
«Ci è piaciuto il suono [delle parole], [ma] per noi ha un significato più ampio: richiama alla mente una società [...] di persone che si prendono cura l'una dell'altra, cercando di essere un po' migliori l'uno con l'altro, più comprensivi e gentili. [...] Si addice a ciò che vogliamo fare, cioè fare musica [...] in modo onesto e autentico.»
Nel 2015 i Temperance Movement furono impegnati per quattro mesi nel loro primo tour in America del Nord, svolto in parte come spalla dei Rolling Stones e dei Blackberry Smoke, affermato collettivo country rockstatunitense[12][13][14]. In seguito il gruppo tornò in studio per registrare il disco White Bear, pubblicato nel 2016, che si distingue per sonorità tendenzialmente più aggressive e nel complesso per uno stile più eterogeneo rispetto al lavoro precedente[15][16]. Frattanto, durante le fasi di preparazione dell'album, il chitarrista Luke Potashnick si era defilato dal progetto in modo tale da potersi concentrare sulle attività di compositore e produttore discografico, cedendo il posto al collega Matt White, un turnista che aveva maturato pregresse esperienze nell'ambito del rock alternativo; pochi mesi dopo anche il batterista Damon Wilson lasciò la band, venendo sostituito da Simon Lea[3][5].
Malgrado la formazione si sia di fatto sciolta nel 2019, in seguito sono state distribuite due raccolte che comprendono vecchie registrazioni in parte inedite[4].
Stile musicale
La cifra espressiva dei Temperance Movement, contraddistinta da pronunciate ascendenze blues e country, richiama in maniera evidente il rock "classico" degli anni sessanta e settanta[2][5], tant'è che la rivista specializzata Loudwire ha descritto le loro sonorità come «una musica vecchia [ridisegnata] per le nuove generazioni», accostando il loro approccio artistico a quello dei moderni interpreti del rock alternativo[3]. In termini generali, lo stile del gruppo rientra quindi nei canoni del roots rock, del blues rock e dell'hard rock; nella produzione in studio e nel variegato repertorio eseguito dal vivo non manca inoltre qualche incursione nel folk, genere già esplorato dal frontmanPhil Campbell in occasione delle sue precedenti esperienze come cantautore solista[2][5][8].