In quel periodo, International Times versava in gravi difficoltà economiche, anche a causa del sequestro di molto materiale da parte della polizia ai primi di marzo (che però non portò a evidenziare alcun tipo di irregolarità), si decise quindi di organizzare un evento che coinvolgesse numerosi artisti e durasse tutta una notte, per rimpinguare le casse del giornale. Alcuni benefattori, tra i quali Paul McCartney e John Lennon (che fu poi presente tra il pubblico), anticiparono i soldi per l'organizzazione dell'evento.[4]
All'evento parteciparono alcune centinaia di spettatori. Nella sala c'erano due palchi principali, con un terzo palco più piccolo al centro destinato a poeti, artisti di performance art, giocolieri e ballerini. Il palco più grande per gli eventi principali, addossato alla parete posteriore, era affiancato dalle grandi vetrate dell'Alexandra Palace. Luci stroboscopiche e light show illuminavano il tutto da una grande torre al centro della sala. Venivano proiettate pellicole di cinema sperimentale (la più importante delle quali era Flaming Creatures) su fogli bianchi fissati con nastro adesivo a impalcature. Al centro c'era uno scivolo a spirale affittato per l'occasione.[6][7]
I Pink Floyd cominciarono l'esibizione attorno alle cinque di mattina, alle prime luci dell'alba, quando lo spettacolo era vicino alla conclusione. Pare che abbiano suonato Astronomy Domine, Arnold Layne, Interstellar Overdrive, Nick's Boogie e altro materiale del loro album di debutto, The Piper at the Gates of Dawn, ai tempi non ancora pubblicato.[8] Il gruppo era probabilmente esausto, per aver suonato in un altro concerto nei Paesi Bassi quella stessa notte ed essere arrivati all'Alexandra Palace verso le tre.[9]
Oltre ai palchi, erano presenti anche bancarelle che vendevano incenso e artigianato hippie, nonché un iglù in fibra di vetro all'interno dei quali si distribuivano gratuitamente spinelli fatti con bucce di banana.[6] Il gruppo The Syn pubblicò una canzone con lo stesso titolo dell'evento.