Mehmed Tevfik nacque a Costantinopoli il 24 dicembre 1867.[3] Suo padre, Hüseyin Efendi, originario del distretto di Çerkeş nel sanjak di Çankırı,[3] era per lo più assente, poiché era stato esiliato in quanto politicamente nemico del regime al potere; mentre sua madre, Hatice Refia Hanım, una greca dell'isola di Chios convertita all'Islam,[3][4] morì quando egli era molto giovane. Egli ricevette la sua formazione presso il prestigioso Liceo Galatasaray e si laureò nel 1888 come valedictorian con il massimo dei voti. In seguito divenne preside della scuola. Sua sorella subì una tragica morte prematura. Nel 1890 sposò sua cugina Nazime e la coppia ebbe un figlio di nome Haluk nel 1895. Lasciò il Galatasaray nel 1894 e iniziò a insegnare in un'altra prestigiosa istituzione sul Bosforo, il Robert College, nel 1896, dove continuò a lavorare fino alla morte. Nel 1906, costruì una casa all'interno del campus del Robert College per sua moglie e suo figlio. Chiamata Aşiyan, la casa è ora un museo.[5]
Fu indagato numerose volte dalla polizia ottomana a causa delle sue opinioni e scritti politici e della sua associazione con noti oppositori politici del SultanoAbdul Hamid II, come il collega scrittore Halid Ziya Uşaklıgil. Fikret, il quale antepose l'abilità letteraria e la conoscenza all'ispirazione divina, è considerato il padre della moderna poesia turca. Come molti classici poeti turchi, nel comporre le sue poesie usava la sua notevole conoscenza della musica turca.[6][7][8]
Nel 1894 pubblicò la rivista letteraria Malûmat. Nel 1896 divenne redattore capo della rivista Servet-i Fünun, che mirava alla semplificazione della lingua ottomana:[9] li' lavorò con altri importanti esponenti della letteratura ottomana come Halit Ziya Uşaklıgil, Ismail Safa, Mehmet Rauf, Samipaşazade Sezai e Hüseyin Cahit Yalçın. Nel 1908, dopo la rivoluzione dei giovani turchi, iniziò a pubblicare il giornale Tanin, che divenne un forte sostenitore del partito al governo, il Comitato dell'Unione e Progresso (Ittihat ve Terakki Cemiyeti, CUP). Alla fine fu deluso dalla politica del CUP e tornò al liceo Galatasaray come preside; tuttavia, durante l'incidente reazionario del 31 marzo contro il CUP (31 Mart Vakası) del 1909, si incatenò ai cancelli della scuola per protesta e si dimise lo stesso giorno.
Egli aveva progetti per una nuova scuola e nuove riviste: tuttavia, a causa delle complicazioni dovute al diabete che rifiutava di curare, morì nel 1915 e fu sepolto nel terreno di famiglia a Eyüp. Insieme a molti dei suoi contemporanei appartenenti all'avanguardia, contribuì alla rivista letteraria Servet-i Fünun ("La ricchezza della conoscenza") fino a quando nel 1901 questa non fu censurata dal governo ottomano. I volumi di versi di Fikret includono Rubab-ı Şikeste ("Il Liuto spezzato") del 1900 e Haluk'un Defteri ("Il taccuino di Haluk") del 1911. A causa dei suoi scritti e delle poesie infuocate in cui criticava il regime ottomano di Abdul Hamid II, fu immortalato come "poeta della libertà".
^abc(TR) Ayşegül Yaraman-Başbuğu, Biyografya: Tevfik Fikret, Bağlam, 2006, p. 17, ISBN978-975-8803-60-6. "Kökleri, baba tarafından Çankırı 'sancağı'nın Çerkeş kazasına, anne tarafından ise Sakız adalı, Islâmiyeti benimseyen Rum asıllı bir aileye uzanan Mehmet Tevfik (sonradan Tevfik Fikret) 24 Aralık 1867 tarihinde İstanbul'da doğmuş..."
^(TR) Mehmet Kaplan, Tevfik Fikret: Devir- Şahsiyet- Eser, Dergâh Yayınları, 1987, p. 63. "Ana tarafına gelince: Fikret'in annesi Hatice Refia Hanım, annesi ve babası ihtida etmiş bir Sakızlı Rum ailesinden"
^Copia archiviata, su ibb.gov.tr. URL consultato il 13 gennaio 2019 (archiviato dall'url originale il 13 gennaio 2019).
^(TR) Kenan Akyüz, Modern Türk Edebiyatının Ana Çizgileri, İnkılâp Yayınevi, 1995.
^Yeşim Gökçe (Bilkent University)/Turkish Cultural Foundation