Il secondo ingrediente nella dimostrazione del teorema è dato dall'analisi dei biolomorfismi dei tre modelli. Infatti, ogni superficie di Riemann ammette un rivestimento universale, che può essere dotato della struttura complessa indotta da . Quindi è ottenuto da come quoziente rispetto ad un particolare gruppo di biolomorfismi di . Poiché il quoziente è una superficie, il gruppo deve agire in modo libero e propriamente discontinuo.
In tutti e tre i casi, si verifica quindi che i biolomrfismi sono anche isometrie rispetto alle metriche corrispondenti. Quindi la superficie eredita una metrica riemanniana, che è conforme con la struttura complessa originaria. Più dettagliatamente:
Sfera
I biolomorfismi della sfera sono esattamente le trasformazioni di Möbius. Una trasformazione di Möbius ha sempre almeno un punto fisso, e quindi la sfera non ha quozienti.
Piano
I biolomorfismi del piano complesso sono le mappe . Fra queste, solo le traslazioni non hanno punti fissi. I gruppi di traslazioni che agiscono in modo propriamente discontinuo hanno uno o due generatori, sono isomorfi a oppure , e danno luogo rispettivamente ad una superficie di Riemann che è topologicamente una corona circolare oppure un toro. La struttura complessa dipende dal tipo di traslazioni (il toro ammette una infinità di strutture diverse, dipendenti in modo continuo dalle traslazioni scelte).
Disco
Un gruppo di biolomorfismi del disco che agisce in modo libero e propriamente discontinuo è detto un gruppo fuchsiano. Esistono molti gruppi fuchsiani, ed il loro studio è un ramo importante della geometria moderna. Tramite i loro quozienti, si ottengono tutte le superfici compatte aventi caratteristica di Eulero negativa, cioè aventi genere maggiore di uno.
Versione topologica
Il teorema di uniformizzazione può essere enunciato per una superficie topologica, non necessariamente dotata di una struttura complessa. In questo caso, si ammette anche che la superficie sia non orientabile, come ad esempio il piano proiettivo o la bottiglia di Klein.
Superfici di tipo finito
Una superficie di tipo finito è una superficie connessa ottenuta topologicamente rimuovendo un numero finito (che può essere nullo) di punti da una superficie compatta. Topologicamente, una tale superficie è determinata da , dal genere della superficie compatta, e dall'orientabilità della superficie.
Per le superfici di tipo finito è definita la caratteristica di Eulero. Se la superficie è orientabile, questa è
mentre se non è orientabile, è data da
Escludendo il caso , una tale superficie è ellittica se , piatta se e iperbolica se . Quindi:
le superfici ellittiche sono la sfera (tipo orientabile) e il piano proiettivo (tipo non orientabile);