In topologia, il teorema della curva di Jordan (dal nome del matematico francese Camille Jordan che ad esso contribuì) afferma che ogni curva chiusa del piano che non sia intrecciata divide il piano in due parti una "interna" e una "esterna". Una curva con queste proprietà è detta curva di Jordan.
ha due componenti connesse. Una di queste componenti è limitata (la parte interna) e l'altra è illimitata (la parte esterna). Inoltre è la frontiera di entrambe le componenti.
Un enunciato non banale
L'enunciato del teorema della curva di Jordan sembra ovvio, ma la sua dimostrazione non lo è per nulla. Il primo matematico che tentò di fornire una dimostrazione del teorema fu Bernard Bolzano, dopo di lui moltissimi altri matematici tentarono di darne una dimostrazione, incluso lo stesso Camille Jordan, ma nessuno riuscì a dare una dimostrazione soddisfacente; solo nel 1905 il matematico Oswald Veblen riuscì nell'intento. Dopo quella data furono trovate altre dimostrazioni.
Una dimostrazione rigorosa di 6500 righe del teorema della curva di Jordan fu fornita nel 2005 da un team internazionale di matematici che si sono serviti del sistema Mizar per la verifica automatica della dimostrazione dei teoremi.
Generalizzazioni
Esiste una generalizzazione del teorema della curva di Jordan in dimensioni maggiori di 2.
Sia X una mappa continua e iniettiva dalla sfera Sn in Rn+1. Allora il complemento in tale spazio dell'immagine di X consiste in due distinte componenti connesse, una delle quali è limitata (la parte interna) e l'altra è illimitata (la parte esterna). L'immagine di X è il contorno di entrambe le componenti.
Esiste, inoltre, una generalizzazione del teorema della curva di Jordan in R2 chiamato teorema di Jordan-Schönflies che afferma che ogni curva di Jordan nel piano è equivalente alla circonferenza
tramite un omeomorfismo del piano. Esiste cioè un omeomorfismo
tale che
Questo enunciato costituisce un risultato molto più forte del teorema della curva di Jordan, ma questa generalizzazione non è più vera in dimensioni maggiori di 2: la sfera di Alexander ne è un controesempio in dimensione 3. Si tratta di una sfera contenuta nello spazio, la cui componente illimitata non è semplicemente connessa.
Bibliografia
Oswald Veblen, Theory on plane curves in non-metrical analysis situs, Transactions of the American Mathematical Society 6 (1905), pp. 83–98.
Ryuji Maehara, The Jordan curve theorem via the Brouwer fixed point theorem, American Mathematical Monthly 91 (1984), no. 10, pp. 641–643.