I lavori di costruzione della grande chiesa iniziarono nel settembre del 1908 ma, ben prima del completamento, dovettero fermarsi a causa dello scoppio della prima guerra mondiale. Il duomo rimase incompiuto fino al 1930 quando, dopo un accordo tra la parrocchia e il Ministero della difesa, fu deciso di impiegarlo anche come sacrario militare (i corpi dei caduti furono riesumati dai vari cimiteri della fascia pedemontana e riuniti in un unico luogo). Venne così completato dall'architetto Pietro Del Fabbro di Treviso[1] e inaugurato nel 1934.
A causa della sua travagliata storia e viste le sue molteplici funzioni dipende oltre che dalla parrocchia e dal comune, anche dal Ministero della difesa.
Nel complesso monumentale sono tumulati oltre 5000 soldati provenienti da tutta Italia, dei quali oltre duecento decorati con medaglie d'argento o bronzo al valore militare.
Tutti i nomi e i cognomi dei defunti sono noti perché il tempio contiene esclusivamente militari deceduti negli ospedali da campo.
Questi uomini, combatterono sul Monte Grappa nell'ultimo anno di guerra (1917-1918) e il gruppo più consistente faceva parte dei cosiddetti "ragazzi del 99" (conosciuti con quest'appellativo in quanto furono chiamati al fronte a diciotto anni in sostituzione dei quasi trecentomila militari morti, dispersi, feriti o disertori causati dalla disfatta di Caporetto avvenuta nell'autunno del 1917).
Il tempio ossario custodisce inoltre i corpi di quattro ufficiali decorati con la medaglia d'oro e anche i resti del principe Umberto di Savoia-Aosta, conte di Salemi, nipote del primo re d'Italia Vittorio Emanuele II e fratello del duca d'Aosta.
Nel fondo della chiesa, vicino alla porta centrale è presente una lapide dedicata alle vittime delle guerre.
All'interno del sacrario riposano anche ottantasette tra militari (morti in Germania e in Russia) e civili deceduti sotto i bombardamenti a Bassano (trasferiti dal locale cimitero di Santa Croce).
Descrizione
Esternamente il tempio, costruito in stile gotico veneziano, con tracce di romanico, si eleva su un basamento di sette scalini in pietra bianca di Pove del Grappa ed è sormontato da una cupola ottagonale alla quale si affiancano due campanili di sessanta metri.
L'ampia facciata è divisa da due paraste in tre scompartimenti, si eleva fino a un'altezza di ventotto metri ed è sormontata da una croce in pietra.
Sopra la porta principale è presente un rosone del diametro di circa dieci metri, in pietra di San Gottardo e due rosoni minori (sopra le porte laterali).
Sopra la porta centrale c'è l'immagine del Redentore, nella lunetta di sinistra è raffigurato san Bassiano, patrono della città, e in quella di destra beata Giovanna Maria Bonomo.
L'interno del tempio è a croce latina, lungo metri 75, largo metri 37 e, al transetto, m 43, con una superficie complessiva di circa 1400 metri quadrati.
Visite
Ogni anno il tempio ossario è mediamente meta di viaggio di circa 8.000 visitatori con pellegrinaggi organizzati da ex-combattenti o familiari degli stessi e da associazioni patriottiche.[senza fonte]