Teatro Curci

Teatro Curci
Ubicazione
StatoItalia (bandiera) Italia
LocalitàBarletta
IndirizzoCorso Vittorio Emanuele, 71
Dati tecnici
TipoSala a ferro di cavallo con tre ordini di palchi completi e tre laterali, una platea centrale e un loggione
FossaPresente
Capienza495 (platea 170, palchi/galleria/loggione 325) posti
Realizzazione
Costruzione1868 - 1872
Inaugurazione1872
ArchitettoFederico Santacroce
ProprietarioComune di Barletta
Sito ufficiale

Il Teatro Comunale di Barletta, intitolato al compositore Giuseppe Curci, si trova in corso Vittorio Emanuele II e costituisce un rilevante contenitore culturale all'interno della città. E' situato nel pieno centro cittadino, di fronte al Palazzo di Città.

Storia

Inaugurato nel 1872, l'edificio emerge tra quelli circostanti ed è ubicato nel tratto di corso Vittorio Emanuele che inizia con la chiesa del S. Sepolcro e la statua di Eraclio e termina in piazza Massimo d'Azeglio. L'impianto del teatro ha uno sviluppo longitudinale, perpendicolare all'asse del corso; è fiancheggiato da una galleria più tarda, che ne è parte integrante e collega il corso con la retrostante via Ospedale dei Pellegrini.

Il fronte verso la strada con il timpano, le paraste corinzie dell'ordine superiore, il portico a tre fornici, riecheggiano ancora nel 1870 le architetture che gli allievi di Piermarini avevano esemplificato sulla Scala e ripetuto a Milano e provincia. Ma i dettagli, mai trascurati nelle linee delle cornici e nelle bugne del portico, ricordano modelli napoletani.

Inserimento successivo, in asse con le finestre, è quello di cinque nicchie circolari che contengono i busti di: Rossini, Verdi, Bellini, Mercadante e Donizetti.

La galleria consentiva di accedere comodamente al teatro agli spettatori che giungevano in carrozza; essa presentava sulla parte sommitale, al di sopra della loggia ionica, un gruppo scultoreo con lo stemma della città, attualmente conservato all'interno.

L’idea di costruire un Teatro stabile risale ai primi anni dell'800: un gruppo di barlettani lo realizzò nel 1819 intitolandolo, in onore del re, San Ferdinando, mantenendone poi la gestione fino al 1864, quando fu acquistato dal Municipio il quale, a seguito di un crollo, realizzò importanti lavori di ricostruzione. La paternità del progetto dell'attuale edificio - come riporta l'iscrizione sull'architrave del portale centrale - è dell'architetto Federico Santacroce, barlettano, formatosi presso lo studio napoletano di Luigi Castellucci, autorevole esponente della cultura architettonica neoclassica.

Le tre porte, in asse con le campate del portico, immettono al foyer che conduce a due vestiboli simmetrici, quello a sinistra contiene il bar mentre quello a destra conduce alla platea, la cui forma è a ferro di cavallo. Al di sopra di questi ambienti è presente una grande sala da ballo. Le strutture interne della platea e dei tre ordini di palchi più il loggione sono tutte realizzate in legno, accorgimento acustico molto raccomandato all'epoca. La decorazione interna è finemente realizzata, l'arco scenico reca nel mezzo l'orologio, circondato dalle allegorie del tempo e della storia, che incombe sul golfo mistico. L'interno dei palchi è color crèmisi. Giambattista Calò realizzò il soffitto della sala che rappresenta il Carro del Sole e il sipario della Disfida. Il secondo sipario, che rappresenta il Parnaso, probabilmente proviene dal San Ferdinando. L'illuminazione è assicurata dai numerosi candelabri di ottone brunito disposti su ogni livello dei palchi ed originariamente alimentati a gas. Le macchine sceniche furono realizzate da Pietro Venier, scenografo del San Carlo di Napoli.

Il Teatro Comunale fu intitolato nel 1877 al musicista barlettano Giuseppe Curci.

Dal secondo dopoguerra agli anni ’60, venne adibito a cinema. I restauri diretti dall’arch. Mauro Civita, iniziati nel 1973, hanno riportato l'edificio all'antico splendore pur permettendone un utilizzo contemporaneo. Attualmente svolge un importante ruolo di polo culturale per la città ospitando la stagione teatrale in prosa, manifestazioni musicali e concertistiche internazionali, eventi culturali di vario genere.

Bibliografia

  • Mauro Civita, Il teatro di barletta e il suo restauro, Bari, Editrice Adriatica, 1979
  • ArcheoBarletta, Barletta guida storico-artistica, Barletta, Editrice Rotas, quinta edizione 2022
  • Giuseppe Doronzo, I borghi antichi di Barletta, Volume 3, Barletta, CRSEC, 2005

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