Grazie all'influenza di Aethelbald di Mercia, Tatwine fu nominato arcivescovo di Canterbury e consacrato il 10 giugno 731. Fu uno dei numerosi religiosi della Mercia ad essere consacrati vescovi durante gli anni 730 e 740. Il suo episcopato non fu particolarmente ricco di eventi, se non per la consacrazioni dei vescovi di Lindsey e Selsey.[3]
Morì il 30 luglio 734.
Opera
Descritto da Beda il Venerabile come "vir religione et Prudentia insignis, sacris quoque literis nobiliter instructus", Tatwine fu autore di diverse opere.[4] L'Ars Gramattica Tatuini, sopravvissuta in quattro manoscritti, è una delle due grammatiche latine scritte nell'Inghilterra dell'VIII secolo pervenuteci; in essa Tatwine rielabora l'Ars Minor di Elio Donato, ampliandola con informazioni di grammatici quali Prisciano e Consenzio. Fu scritta prima della sua consacrazione ad arcivescovo e fu utilizzata non solo nelle isole britanniche, ma anche nell'Europa continentale.
Inoltre fu autore di almeno 40 indovinelli (o enigmi), ispirato dagli Enigmata dell'Epistola ad Acircium di Aldelmo di Malmesbury.[5]
^ Nicholas Brooks, The early history of the Church of Canterbury: Christ Church from 597 to 1066, collana Studies in the early history of Britain, Paperback ed., 1. publ, Leicester Univ. Pr, 1996, ISBN978-0-7185-0041-2.
^ D. P. Kirby, The earliest English kings, Rev. ed, Routledge, 2000, ISBN978-0-415-24210-3.