Le targhe d'immatricolazione della Serbia vengono utilizzate per identificare i veicoli immatricolati nel Paese balcanico.
Caratteristiche
Le targhe automobilistiche della Serbia sono costruite in conformità alla "Legge sull'immatricolazione dei veicoli a motore e dei rimorchi" (Pravilnik o registraciji motornih i priključnih vozila)[1], che ne stabilisce la forma, la dimensione e la combinazione dei caratteri. Le targhe attuali sono in circolazione dal 3 gennaio 2011 e adottano il formato europeo: sono di forma rettangolare, di colore bianco con caratteri neri, e presentano una bordatura nera. Sul lato sinistro hanno una banda di colore azzurro, alla cui base è impressa in bianco la sigla internazionale della Serbia, cioè SRB. Le prime due lettere indicano l'area d'immatricolazione della targa, a destra della sigla è visibile lo scudo serbo sotto il quale è impressa nuovamente la sigla dell'area in caratteri cirillici di dimensioni ridotte. A destra dello scudo compare una combinazione di tre o quattro cifre, seguita da due lettere precedute da un trattino. Le lettere utilizzate sono quelle dell'alfabeto latino usate dalla lingua serba, comprese quelle che presentano segni diacritici (Ć, Č, Ž, Š, Ð), alle quali sono stati aggiunti i caratteri X, W e Y, sconosciuti al serbo. Le lettere W e Y, tuttavia, non sono più in uso dal 1º luglio 2017. Nel caso dei rimorchi l'ordine è ribaltato: il blocco di lettere e cifre precede lo stemma nazionale e la sigla della provincia. Per impedire falsificazioni, sulla targa è possibile applicare una speciale pellicola riflettente e installare un microchipRFID. Da febbraio del 2003 a settembre del 2006 il codice internazionale era SCG (Srbija i Crna Gora = Serbia e Montenegro). Da maggio del 1992 al 2011 la sigla del comune o raggruppamento di comuni era seguita dalla bandiera dello Stato (fino a maggio del 1992 dalla stella rossa, stemma della ex Jugoslavia) e da due numeri, a due o tre cifre, separati da un punto o un trattino.
Dimensioni
Gli autoveicoli, gli autocarri, i pullman e gli autobus hanno due targhe delle dimensioni di 520,5 × 112,9 millimetri. Per i veicoli con particolari caratteristiche costruttive, la cui targa posteriore non possa essere della forma standard, è possibile applicare una targa di 341,8 × 202,8 mm con i caratteri disposti su due righe. Motoveicoli e ciclomotori, oltre alla sigla dell'area di immatricolazione, presentano solo caratteri numerici, divisi in due serie separate da un trattino. I motocicli, i tricicli e i quadricicli pesanti hanno una targa a sfondo bianco delle dimensioni di 153,3 × 153,3 mm con caratteri disposti su due righe. Le targhe dei ciclomotori e dei tricicli o quadricicli leggeri sono di colore giallo e misurano anch'esse 153,3 × 153,3. Nelle targhe delle macchine agricole e in quelle delle macchine edili, di 341,8 × 202,8 mm, la disposizione dei caratteri è su doppia linea. La serie è composta da due cifre e tre lettere nere su fondo verde acqua; nei rimorchi agricoli le lettere precedono le cifre. Le targhe d'immatricolazione dei motocoltivatori hanno le medesime dimensioni ma presentano sulla riga inferiore due lettere sequenziali e tre cifre nere su fondo giallo.
Targhe personalizzate e dei taxi
Dal 2011 anche in Serbia vengono rilasciate targhe personalizzabili nella sequenza alfanumerica a destra dello stemma nazionale; sono ammesse spaziature irregolari e combinazioni libere di lettere e/o cifre che non superino i cinque caratteri. Il costo aggiuntivo di queste targhe d'immatricolazione ammonta a circa 80.000 dinari (680 €). Nei taxi la serie alfanumerica è composta da un numero massimo di cinque cifre e dalle lettere fisse TX, che stanno per "taxi".
Targhe speciali
Le targhe diplomatiche hanno i caratteri gialli in campo nero. Sulla sinistra è presente dal 2011 la banda blu con il codice internazionaleSRB, seguita dalla sigla dell'area di immatricolazione in cui ha sede la rappresentanza (in caratteri latini ridotti e in verticale), un numero a due o tre cifre che indica lo Stato o l'organizzazione internazionale di appartenenza (vd. infra), un trattino, una lettera identificativa dello status diplomatico, un altro trattino, un numero progressivo a tre cifre[2] e, nel margine destro, l'anno di immatricolazione in verticale (es.: 07 = 2007). Si trovano in circolazione le sigle "CD" (Corpo Diplomatico) e "CMD" (Capo di Missione Diplomatica), anch'esse di colore giallo su fondo nero, scritte su adesivi di forma ovale da incollare sul retro della vettura.
Le targhe dei veicoli utilizzati dalla Polizia e di quelli in dotazione ai vigili del fuoco (Vatrogasci Spasioci / Bатрогасци Cпасиоци) sono di colore blu e presentano due numeri bianchi a tre cifre separati da un trattino; al posto della sigla della zona di immatricolazione c'è la lettera "P" in cirillico (П).
Per alcune unità speciali vengono emesse targhe bianche con caratteri neri che recano la scritta ПОЛИЦИJA (in serbo "Polizia"); a sinistra dello scudo serbo sono allineate in verticale due coppie di cifre.
Nelle targhe dei veicoli dell'Esercito, dal 2009 lo scudo serbo a sinistra precede una lettera seriale (finora sono state emesse la "K", la "P" e la "T"), un trattino e un numero a quattro cifre.
Esistono due tipi di targhe temporanee per periodi lunghi. Il primo è molto simile alla serie normale, tranne per il fatto che la banda blu, il codice distrettuale, lo scudo (che sormonta lo stesso codice in cirillico e a caratteri ridotti), il numero di tre cifre e un trattino sono seguiti da una banda gialla con le lettere di colore nero "RP" (che in serbo-croato stanno per Registracija Privremena = registrazione temporanea) allineate verticalmente e dalle ultime due cifre dell'anno in nero su bianco, di dimensioni ridotte e allineate in verticale. Le targhe provvisorie del secondo tipo possono essere disposte su una o due righe: nel primo caso a sinistra e nel secondo in alto recano impresse la banda blu, le lettere RP o, per i veicoli da esportare, RPE (la "E" sta per Export) e lo scudo serbo che sormonta la sigla dell'area di immatricolazione in caratteri cirillici e ridotti; rispettivamente a destra o in basso sono posizionati la stessa sigla in caratteri latini, un trattino, un numero a tre cifre e, allineate in verticale a destra, le ultime due cifre dell'anno di validità (es.: 14 = 2014). La sequenza può anche essere invertita.
Anche le targhe prova per concessionari sono disponibili nel formato su una o due linee: nel primo caso la banda blu è anteposta alla sigla del comune capoluogo distrettuale, che a sua volta precede lo stemma sopra la stessa sigla in caratteri cirillici ridotti, un numero a due cifre e la parola ПРОБА, ovvero "PROVA"; nel secondo caso banda blu e dicitura ПРОБА sono posizionate sulla riga superiore, mentre la sigla del capoluogo distrettuale, lo stemma sormontante la sigla in cirillico e una coppia di numeri a due cifre separati da un trattino occupano la riga inferiore.
Le targhe dei rimorchi di massa eccezionale si contraddistinguono per i caratteri bianchi su fondo rosso. Le due lettere a sinistra, anteposte alle tre cifre, sono invariabilmente OO.
Nelle targhe dei veicoli storici, che possono avere lo sfondo bianco o giallo, la sigla del comune o raggruppamento di comuni e lo scudo serbo sono seguiti da due lettere che avanzano progressivamente da "AA"; queste precedono le ultime due cifre dell'anno di immatricolazione (per esempio: 67 = 1967) e la lettera H fissa, che sta per Historical vehicle.
Aree di immatricolazione e relative sigle identificative
Le aree di immatricolazione (registarske oznake) corrispondono, in linea di massima, ai comuni della Serbia o, in alcuni casi, a un raggruppamento di comuni limitrofi. Nei casi di Belgrado e Novi Sad, le regioni di immatricolazione coincidono con un distretto (okrug) paragonabile a una provincia italiana.
Dal 1961 al 1992, anno in cui la città è stata ribattezzata con il nome di Užice (vd. UE).
TVS
Titov Vrbas
Codice in uso solo gli ultimi dieci giorni prima dell'inizio della disgregazione dell'ex Jugoslavia, cioè dal 15 al 25 giugno 1991. Nel 1990 la città è stata ribattezzata con il nome originario Vrbas (vd. VS).
Mezzi agricoli, macchine da costruzione e ciclomotori nel vecchio sistema
Prima del 2011 le macchine agricole avevano targhe verdi con il nome completo del comune, bianco e in caratteri cirillici (latini in Voivodina), sopra un numero seriale progressivo, di dimensioni più grandi e anch'esso di colore bianco. Nei rimorchi agricoli la sequenza era invertita: la numerazione sormontava il nome per esteso del comune. Le targhe delle macchine edili e di altri macchinari pesanti erano simili a quelle delle macchine agricole, dalle quali si differenziavano unicamente per le lettere e le cifre nere su base bianca. In tutti questi automezzi il nome del comune poteva essere preceduto dalle lettere CO (che stavano per Saobraćaja Spora / Caoбpaћaјa Cпоpa, cioè "traffico lento" in serbo) e da un trattino. Nei ciclomotori le lettere "CO", non sempre presenti, erano posizionate in alto, al centro si trovava la dicitura (più spesso in cirillico che in latino) del comune, in basso il numero seriale. I caratteri erano neri su fondo bianco.
Sigle automobilistiche terminate
In epoca jugoslava erano emessi i seguenti codici: