Nata a Parigi, aveva appena due mesi quando i genitori si trasferirono a Douala, in Camerun, per lavoro. È figlia di Edouard Valentin, uomo d'affari francese a capo del gruppo Omnium Gabonais d'Assurances et de Réassurances (OGAR, Gabonese Insurance and Reinsurance). Sua madre, Evelyne Valentin, divenne segretaria dell'allora presidente gabonese Omar Bongo.[4]
Passò buona parte della sua infanzia in Africa,[5] con i fratelli, prima che la sua famiglia prendesse residenza in Tunisia.
Nel 1974, i genitori decisero di spostarsi in Gabon e Sylvia ricevette un'educazione accademica e cristiana alla Libreville Immaculate Conception Institution.[1]
In Francia, conseguì una laurea di livello avanzato (DESS) in gestione aziendale, per poi fare ritorno in Gabon, dove venne assunta presso la Gabon Immobilier, la più grande agenzia immobiliare della nazione. Fu promossa fino al ruolo di vice direttore generale, con responsabilità sul marketing e lo sviluppo economico della compagnia.
Nel 1990, all'età di 25 anni, creò una sua società di gestione patrimoniale, Alliance S.A..
Nel 2000, sposò Ali Bongo Ondimba, divenendo la seconda moglie nella vita dell'uomo.[5][6] La coppia ha quattro figli: Malika, Noureddin Edouard, Jalil Louis e Bilal (adottato nel 2002).[1][5]
First Lady del Gabon
Il 16 ottobre 2009, quando suo marito venne eletto presidente, Sylvia Bongo Ondimba divenne First Lady del Gabon.
In questa veste, ha portato avanti una campagna di sensibilizzazione sulla condizione delle donne e delle vedove nel mondo, in particolare in Africa.[2][7]
Nel giugno 2013 fu nominata commissario membro della Commissione UNAIDS / The Lancet, che ha, come scopo principale, l'accelerazione dei progressi verso l'eliminazione dell'AIDS.[10][11]
L'11 ottobre 2023 è stata sottoposta a mandato di arresto e incarcerata.[14]
Fondation Sylvia Bongo Ondimba
Nel gennaio 2011 creò una fondazione che porta il suo nome e che presiede,[15] allo scopo di "migliorare la situazione delle persone vulnerabili e svantaggiate in tutto il mondo". È focalizzata, in particolare, sulle donne, incoraggiando progetti di microcredito a loro favore. La fondazione si batte per alleviare la povertà nelle zone isolate del Gabon.[16]
^(EN) INTERNATIONAL WIDOWS DAY AT THE UN, in Global Fund for Widows. URL consultato il 14 gennaio 2017 (archiviato dall'url originale il 16 gennaio 2017).