La congregazione venne fondata da Emilia de Vialar (1797-1856). Di nobile famiglia, nel 1816 decise di abbandonare la vita mondana e dedicarsi all'aiuto ai poveri: morto il nonno materno, il barone de Portal, impiegò l'eredità per acquistare un edificio a Gaillac e vi si insediò con alcune compagne il 25 dicembre 1832, dando inizio all'istituto.[2]
La congregazione venne dedicata a san Giuseppe, "primo conoscitore del mistero dell'Incarnazione".[3] Il titolo, infatti, si riferisce a un episodio della vita di Giuseppe narrato nel vangelo di Matteo: accortosi della prossima maternità di Maria, pensò di ridarle la sua libertà, ma un angelo gli apparve avvisandolo del concepimento verginale.[4]
Emilia de Vialar venne assistita per l'organizzazione della sua comunità dal sacerdote Louis Mercier, curato della parrocchia di Saint-Pierre. Le attività delle suore di San Giuseppe si estesero presto dall'assistenza ai poveri all'apostolato in terra di missione, alla cura dei malati e all'educazione della gioventù.[3]
Nel 1835 la casa generalizia venne trasferita a Marsiglia e il vescovo Eugène de Mazenod approvò gli statuti della congregazione il 6 dicembre 1853; le religiose ricevettero il pontificio decreto di lode il 6 maggio 1842.[3]
Emilia de Vialar, beatificata nel 1939, venne proclamata santa da papa Pio XII il 24 giugno 1951.[2]
Attività e diffusione
Le Suore di San Giuseppe dell'Apparizione si dedicano a vari generi di opere (educative, sanitarie, pastorali).
^abBSS, vol. IV (1964), coll. 1178-1181, voce a cura di P. Hoesle.
^abcdDIP, vol. VIII (1988), coll. 515-516, voce a cura di G. Rocca.
^«Mentre però stava pensando a queste cose, ecco che gli apparve in sogno un angelo del Signore e gli disse: "Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa, perché quel che è generato in lei viene dallo Spirito Santo".» (cfr. Mt 1,20, su laparola.net.).