La Stock Car Pro Series, precedentemente nota come Stock Car Brasil, è una serie per vetture turismo che si disputa in Brasile. È considerata la principale serie di sport motoristici brasiliani e sudamericani. A partire dal 1979 con Chevrolet come unico costruttore, la serie ha visto anche altri costruttori unirsi e partire come Mitsubishi, Peugeot e Volkswagen, attualmente l'unico altro oltre a Chevrolet e Toyota. La serie è composta da 12 round, con la gara più importante, la Corrida do Milhão vale il doppio dei punti e ha un montepremi di R$ 1 milione. La competizione ha visto nelle sue file molti piloti di fama internazionale, come Rubens Barrichello, Felipe Massa, Jacques Villeneuve, Lucas di Grassi, Nelson Piquet Jr., Ricardo Zonta, Tony Kanaan e António Félix da Costa.
C'è anche la Stock Series, che funge da categoria di accesso alla Pro Series. Il campione della Stock Series riceve un premio di 2,5 milioni di reais per gareggiare nella Stock Car.[1]
Storia
Inizi
La serie nasce nel 1979, in alternativa alla Divisione 1, nella quale il dominio della Chevrolet stava facendo perdere l'interesse del pubblico e degli sponsor. Così la General Motors ha creato una nuova categoria, con prestazioni standardizzate e miglioramenti per tutti.
Anni 1980
Nel 1982 si corrono per la prima volta due gare sul circuito di Estoril, in Portogallo. Nel 1987 vengono introdotte nuove carenature che migliorano l'aerodinamica e la sicurezza.
Anni 1990
Nel 1991 cambia il regolamento, per cui le gare si disputano in due "manche", con due piloti per vettura, ma scema l'interesse fra pubblico, sponsor e reti televisive. Nel 1994 si ritorna alle gare con un solo pilota per vettura e la Chevrolet Omega diventa il modello standard. Come strategia di marketing, i biglietti per le corse sono resi gratuiti. Questo decennio ha visto il dominio di Ingo Hoffmann, che ha vinto otto titoli.
Anni 2000
Dal 2000 si usò per la prima volta un telaio tubolare.
Dal 2003 i motori passano da quattro a otto cilindri.
Nel 2005 si corse per la prima volta sul circuito di Buenos Aires, in Argentina. Nello stesso anno debuttò la Mitsubishi. Nel 2006 debuttò la Volkswagen e si adottò un nuovo sistema di punteggio simile a quello NASCAR: alla fine della stagione regolare i 10 migliori piloti partecipavano alla Super Final, una serie di quattro gare. Nel 2007 debuttò la Peugeot. Nel 2008 il campionato è passato dai pneumatici Pirelli a quelli Goodyear.[2]
Anni 2010
Dal 2010 si utilizza l'etanolo come carburante e i motori sono a iniezione elettronica.
Nel 2012 viene soppressa la Super Final e cambia anche il sistema di punteggio, con i primi venti classificati per gara che vanno a punti.
Anni 2020
Nel 2020, Toyota Gazoo Racing ha partecipato al fianco di Chevrolet, schierando una versione regolamentare della sua Toyota Corolla, che ha ricevuto un lifting nel 2021.[3]