La costruzione di trattori agricoli da parte del conglomerato austriaco Steyr-Daimler-Puch iniziò nel 1947, il primo modello prodotto industrialmente fu lo Steyr 180 che poteva raggiungere una velocità vicina ai 40 km/h[1]. Due anni dopo, nel 1949, iniziò la produzione dello Steyr 80, di cui vennero prodotti più di 45.000 esemplari.
Dalla seconda metà del XX secolo l'azienda presentò alcuni nuovi modelli: lo Steyr 80 e in seguito lo Steyr 80S a carreggiata stretta, lo Steyr 280 e lo Steyr 185, del quale vennero progettate varie versioni poi prodotte in migliaia di esemplari. Le vendite crebbero sino al record del 1965, quando venne venduto il 160.000 esemplare di trattore della storia Steyr. Altri modelli degni di nota furono la prima trincia-caricatrice semovente Steyr 8300, la Serie 9000, la Serie M9000 e la Serie M9100.
In una riorganizzazione della Steyr-Daimler-Puch, nel 1990 le divisioni dei trattori e dei macchinari agricoli diventano un'azienda autonoma, la Steyr Landmaschinentechnik GmbH con sede a Sankt Valentin[1].
Pochi anni dopo, nel 1996, viene acquisita dalla Case Corporation all'epoca della Tenneco che la rinomina Case-Steyr Landmaschinentechnik.
A questa operazione seguì la messa in commercio di vari modelli, come quelli della Serie M900, dotati di motori Perkins e Sisu, gli Steyr Serie CVT100, i Case IH CVX100 e la Serie CVT6100.