Nel 1946 in questa stazione esplose un convoglio ferroviario carico di tritolo, che distrusse totalmente il centro storico della città, evento ricordato come il "disastro di Torre Annunziata".
Verso la fine degli anni ottanta, era cessato del tutto il traffico ferroviario sul raccordo con la stazione[2] a causa dell'avvento del trasporto su gomma dagli anni sessanta in poi. Da allora è in uno stato di totale abbandono ed utilizzato solo per le manovre da e per la stazione di Torre Annunziata Centrale.
La stazione è formata da 7 binari, tutti tronchi, serviti da diverse banchine, tutte di diversa altezza per permettere meglio lo scarico e il carico delle merci. Da qui partivano dei binari di raccordo che terminavano direttamente sul porto di Torre Annunziata: anche questo raccordo non è più in funzione ed in parte asfaltato.
Movimento
Il movimento passeggeri è sempre stato assente perché la stazione non svolge alcun servizio passeggeri.
Il traffico merci invece è stato molto elevato sia a livello di convogli in arrivo e partenza, sia di manovre di carri e di spostamenti verso il porto. Quando la stazione era in funzione, veniva utilizzata soprattutto per l'interscambio fra treno e navi. Con il boom del trasporto su gomma tale funzione è andata via via sparendo, portando la stazione alla chiusura.
1905. La nascita delle Ferrovie dello Stato, a cura di Valerio Castronovo, con saggi di Adriana Castagnoli, Andrea Giuntini e Sara Piccolo, e con una documentazione di Maria Rosaria Ostuni, Milano, Leonardo International, 2005, ISBN 88-88828-37-0.
La gestione di Stato delle ferrovie italiane (1905-1955). Monografie, presentazione di Giovanni Di Raimondo, realizzazione della Sezione Documentazione del Servizio Personale ed Affari generali curata da Raffaele Meliarca, Renato Proia e Carlo Chini, Roma, Ferrovie dello Stato, 1956.