Fondata nel 1913[1][2], giocò gli spareggi per l'ammissione alla Prima Categoria[3] il 5 novembre 1919[4]. Sconfitta di misura dalla Sampierdarenese, riuscì comunque a conquistare la promozione in massima serie battendo, nella seconda gara di spareggio, la Sestrese per 3-0 a tavolino poiché la partita fu sospesa al 46'[4].
Venne inserita nel girone eliminatorio ligure, insieme a Genoa, Andrea Doria, Giovani Calciatori Grifone, Sampierdarenese e Savona[4]. Finì ultima con soli 5 punti, un punto in meno del Savona quinto classificato, e sarebbe dovuta retrocedere in Promozione ligure, ma le retrocessioni vennero tutte annullate per allargamento dei quadri[4].
Nella stagione successiva invece riuscì a raggiungere la salvezza con un sesto posto in un girone composto da 8 squadre, racimolando 12 punti in 14 partite (5 vittorie, 2 pareggi e 7 sconfitte), segnando 16 reti e subendone 27[4]. Il 6 novembre 1921 il difensore della SPES Gracco De Nardo vestì la maglia della Nazionale in amichevole contro la Svizzera[5].
Nella stagione 1921-1922 le 24 maggiori squadre del Nord secessionarono dalla FIGC creando una concorrente federazione, la CCI, con un proprio campionato. La Spes giocò nel campionato FIGC arrivando quinta nel girone ligure[4]. Raccolse 7 punti in 10 partite vincendone 3, pareggiandone 1 e perdendo le restanti 7[4]. Partecipò anche alla Coppa Italia 1922 uscendo al primo turno, a causa della sconfitta in casa per 0-1 contro la Speranza Savona.
Il Compromesso Colombo, riforma dei campionati che ridusse il numero delle partecipanti al campionato di Massima Serie, condannò la SPES alla retrocessione in Seconda Divisione. Nella stagione 1922-1923 la SPES disputò un buon campionato giungendo terzo nel girone eliminatorio ma nella stagione successiva non riuscì a salvarsi e retrocedette in Terza Divisione ligure.
Partecipò – nel gruppo A fascia Nord-Ovest – alla Coppa Italia 1926-1927 vincendo fuori casa (a tavolino) per 2 a 0 contro il Lancia di Torino. Fu eliminata dal Saronno nel turno seguente per 3 a 1 (giocata fuori casa).
Al termine della stagione 1927-1928 venne ammessa alla seconda divisione nord, la Serie D dell’epoca. Dopo due stagioni in Seconda Divisione, nella stagione 1930-1931 venne esclusa dal campionato per inadempienze finanziarie[6].
1919 - Disputa gli incontri di qualificazione per l'ammissione alla massima serie dell'epoca, la Prima Categoria: Sampierdarenese-Spes 1-0 e Spes-Sestrese 3-0[7]. Ammessa al campionato.
1919-20: 6ª nella Prima Categoria Ligure. Riammessa per allargamento dei quadri.
1923-24: 7ª nel girone B della Seconda Divisione. Retrocessa in Terza Divisione.
1924-25: 1ª nel girone D della Terza Divisione della Liguria. 4ª nel girone B semifinale.
1925-26: 2ª nel girone B della Terza Divisione Ligure.
1926-27: 7ª nel girone D della Terza Divisione Ligure.
1927-28: 4ª nel girone A della Terza Divisione Ligure. Ammessa alla Seconda Divisione Nord per allargamento dei quadri.
1928: Cambia denominazione in Spes Gruppo Aziende Bensa[8].
1928-29: 6ª nel girone A della Seconda Divisione Nord.
1929: Torna alla vecchia denominazione Spes Football Club[9][10].
1929-30: 11ª nel girone A della Seconda Divisione Nord. Dal campionato successivo la Seconda Divisione diventa regionale.
1930-31: Esclusa dal campionato di Seconda Divisione per inadempienze finanziarie verso il Direttorio Regionale Ligure, successivamente si scioglie.[6][11]
^Non risulta nell'elenco delle società liguri affiliate alla F.I.G.C. nei documenti ufficiali pubblicati dalla rivista quindicinale di Torino Calcio - Bollettino Ufficiale della F.I.G.C., n. del 15 ottobre 1914, pp. 6 e 7.
^abAnnuario Italiano del Giuoco del Calcio, vol. I, 1926-1927, p. 290: «Spes Football Club - Sede: Salita Battistine 8-4 - Vol. III, pp. 293: maglia celeste con fascia bianca».
^La Gazzetta dello Sport di mercoledì 1º ottobre 1919, alla p. 2, pubblicò il comunicato ufficiale del Comitato Regionale Ligure (seduta del 29 settembre 1919): «Camp. 1. Categoria [...]. Esaminati i diritti delle Società iscritte, le loro condizioni morali, finanziarie, tecniche, considerato che alla batteria Ligure non possono partecipare più di 6 squadre, si delibera: a) di ammettere alla partecipazione del massimo campionato le società: Genoa F.C., Soc. Ginn. Andrea Doria, Savona F.C.; b) di non ammettere la Soc. U.S. Genovese non avendo i requisiti richiesti; c) di far eseguire il 5/10 una eliminatoria fra le altre 4 squadre, e cioè: Spes F.C. - Soc. Ginn. Sampierdarenese, Giovani Calciatori - Frat. Sport. Sestrese, per la scelta delle 3 che dovranno completare il numero stabilito di 3 squadre. Il sorteggio delle partite ha dato il seguente risultato: ore 9 - Spes F.C. contro Soc. Ginn. Sampierdarenese; ore 10,30 - Soc. Giovani Calciatori contro Frat. Sport. Sestrese. Campo Soc. A. Doria. [...]».
^abcdefgAlmanacco Illustrato del Calcio - La Storia 1898-2004, Panini Edizioni, Modena, 2005.
^abAnnuario italiano giuoco del calcio, vol. III, 1930, p. 251 (classifiche della Seconda Divisione e della Terza Divisione [squadra riserve]) riporta che la «Spes [è] tolta dal campionato per inadempienze finanziarie».
^Risultato conseguito sul campo al momento della sospensione della gara (1º del secondo tempo) per ritiro della Sestrese.
^Annuario Italiano del Giuoco del Calcio, vol. II, 1929, p. 345.
^Il Littoriale del 3 ottobre 1930, p. 5, che ha pubblicato il comunicato ufficiale n. 1 del Direttorio Regionale Ligure datato 30 settembre 1930 in Campionato II Divisione 1930-31: «Spes F.C.».
^Del libro citato non è segnalato in che anno ha avuto quella denominazione e il citato indirizzo visto che l'elenco delle società FIGC affiliate del 1920-21 è citato come Spes F.C. presso Ing. L. Berti via B. Lanata 22 e l'Annuario Italiano del Giuoco del Calcio cita ancora Spes F.C. e quale indirizzo della sede del 1927-1928 Salita Battistine 8-4.
Bibliografia
Michelangelo Dolcino, Fabrizio Calzia, Le Bandiere del Genoa, Nuova Editrice Genovese, 2011, p. 352, ISBN978-88-88963-41-9.