Il prototipo del Tabloid, che deve il suo nome al Tabloid in riferimento alle dimensioni compatte, venne portato in volo per la prima volta nel novembre 1913.
Era un biplano biposto con l'inusuale, per il tempo, configurazione dell'abitacolo a posti affiancati. Era inoltre caratterizzato dall'assenza di alettoni, utilizzando un metodo di inclinazione elicoidale applicato alle ali (indicato come wing warping) per il controllo del rollio tramite svergolamento alare. Come unità propulsiva venne utilizzato il motorerotativoGnome Monosoupape capace di 100 CV (75 kW) ed in questa configurazione venne testato da Harry Hawker sull'aviosuperficie di Farnborough, nello Hampshire, dove il Tabloid riuscì a raggiungere le 92 mph (148 km/h) di velocità massima ed in un minuto i 1 200 ft (366 m) di quota, il tutto con un passeggero a bordo.
Soddisfatti dai risultati ottenuti, si decise di avviarne la produzione come aereo da turismo monoposto e biposto (sport plane), che nel periodo 1914-15 raggiunse i 40 esemplari.
Il Sopwith Tabloid conservava l'aspetto convenzionale dei modelli del periodo, biplano, monomotore in configurazione traente, monoposto con carrello fisso.
La fusoliera era a sezione rettangolare che si rastremava verso coda, dotata di una leggera pinna dorsale, realizzata con struttura in legno e ricoperta da tela trattata tranne che nella parte anteriore attorno al propulsore, e caratterizzata dal singolo abitacolo aperto destinato al pilota posizionato tra le ali. Posteriormente terminava in un impennaggio classico monoderiva dotato di un unico piano orizzontale avanzato posizionato sul dorso della fusoliera abbinato ai due equilibratori mobili.
La configurazione alare era biplana, con ala superiore, montata alta a parasole e collegata alla fusoliera tramite quattro montantini verticali, ed inferiore, montata bassa, di ugual misura, quest'ultima leggermente spostata verso coda, collegate tra loro da una coppia di montanti per lato ed integrate da tiranti in cavetto d'acciaio.
Il carrello d'atterraggio era fisso, molto semplice, montato su una struttura tubolare al di sotto della fusoliera che integrava nei primi modelli una coppia di slitte anticappottamento, dotato di ruote di grande diametro collegate da un assale rigido ed integrato posteriormente con un pattino d'appoggio.
La propulsione era affidata ad un motoreGnome Monosoupape 9, un rotativo nove cilindri posti su un'unica fila, raffreddato ad aria, capace di erogare una potenza pari a 100 CV (75 kW), posizionato all'apice anteriore della fusoliera racchiuso anteriormente da una struttura metallica con funzioni aerodinamiche ed abbinato ad un'elica bipala in legno a passo fisso.
L'armamento, come consuetudine nei modelli "scout" dell'epoca, era basato solamente sulle armi personali dei piloti.
Successivamente vennero utilizzati come bombardieri leggeri. Il 22 settembre 1914, fu con questi modelli che venne attuato il primo raid britannico in territorio tedesco. Nella loro più famosa missione, due Tabloid della RNAS volarono da Anversa l'8 ottobre 1914, raggiungendo gli stabilimenti di costruzione degli Zeppelin a Colonia e Düsseldorf. Benché i piloti non furono in grado di identificare le strutture sul cielo di Colonia modificarono il proprio obiettivo bombardando la sua stazione ferroviaria, mentre gli equipaggi diretti a Düsseldorf riuscirono a sganciare 2 bombe da 20 lb dalla quota di 600 ft distruggendo lo Zeppelin Z.IX.[3]
Il Tabloid venne ritirato dal servizio di prima linea nei primi mesi del 1915 sostituito da modelli appositamente progettati per l'uso bellico.