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La sindrome da pacemaker è una sindrome cardiaca, che può comparire dopo l'impianto di un pacemaker. La sua reale incidenza è di difficile valutazione, variando da studio a studio e compare più frequentemente nell'impianto dei PM-VVI[1]
Eziologia
Tale sindrome avviene per un'anomalia della sincronia del ventricolo, l'atrio si contrae anche in presenza di valvole chiuse aumentando la pressione venosa, o il ventricolo si contrae prima dell'afflusso di sangue causando una transitoria diminuzione della gittata cardiaca[2].
Clinica
I segni clinici riscontrati sono effetti emodinamici sfavorevoli e limitata capacità nella persona di raggiungere una normale condizione di benessere.
I sintomi che si presentano sono vertigine, dispnea, sincope, astenia, diminuzione della tolleranza agli sforzi, palpitazioni, tosse e scompenso cardiaco.
Trattamento
Il trattamento prevede l'inserimento del pacemaker con stimolazione bicamerale ed antiaritmici.
Note
Bibliografia
- Joseph C. Sengen, Concise Dictionary of Modern Medicine, New York, McGraw-Hill, ISBN 978-88-386-3917-3.
- Harrison, Principi di Medicina Interna (il manuale - 16ª edizione), New York - Milano, McGraw-Hill, 2006, ISBN 88-386-2459-3.
- Hurst, Il Cuore (il manuale - 11ª edizione), Milano, McGraw-Hill, 2006, ISBN 978-88-386-2388-2.
- Eugene Braunwald, Malattie del cuore (7ª edizione), Milano, Elsevier Masson, 2007, ISBN 978-88-214-2987-3.
Voci correlate