Secondo la Genealogica ex Stirpe Sancti Arnulfi descendentium Mettensis, Simone era il figlio maschio primogenito del Duca di Lorena, Teodorico II[2] e, secondo le Europäische Stammtafeln[3], vol I, 2 204 (non consultate), della moglie, Edvige di Formbach[4] ( † 1090 circa), figlia di Federico, Conte di Formbach[1], come ci conferma la Vita Wirntonis Abbatis Formbacensis[5]. Sempre secondo la Genealogica ex Stirpe Sancti Arnulfi descendentium Mettensis, Teodorico II di Lorena era il figlio maschio primogenito del Conte di Metz e Chatenoy e Duca di Lorena, Gerardo e di Edvige di Namur[6], che, ancora secondo la Genealogica ex Stirpe Sancti Arnulfi descendentium Mettensis era figlia del Conte Alberto I di Namur, e di Ermengarda[2], figlia del carolingio, Carlo I di Lorena, Duca della Bassa Lorena (Lotaringia)[2].
Simone, ancora bambino, viene citato col padre, Teodorico, e lo zio, il conte Gerardo, in un documento della Histoire de Lorraine, ... depuis l'entree de Jules-Cesar dans les ..., Volume 3, inerente al vescovo di Toul, datato ottobre 1091[8].
Suo padre, Teodorico, morì nel 1115; secondo L'OBITUAIRE DE L'ABBAYE DE SAINT-MANSUY-LÈS-TOUL, Teodorico (Theodoricus dux) morì il 30 dicembre (30-XII)[12]; a Teodorico succedette Simone in quanto figlio primogenito[4].
Secondo la Histoire de Lorraine, volume 5 Simone duca e marchese di Lotaringia (Simon, dux Lotharingiæ et marchio), nel 1130, fece una donazione al monastero di Bouxières-aux-Dames, dove sua sorella, Hara, era badessa[13].
Egli ebbe turbolente relazioni con i vescovati del suo ducato; in particolare si scontrò con Stefano di Bar, Vescovo di Metz, e con Adalberone, Vescovo di Treviri, entrambi alleati del Conte di Bar, che pretendeva la Lorena già ai tempi del padre di Simone, che aveva avuto l'appoggio degli Imperatori del Sacro Romano Impero, Enrico IV, e poi del figlio Enrico V. Adalberone lo scomunicò il 10 aprile 1132 giorno di Pasqua (die sancto paschae), come ci viene confermato dalle Gesta Alberonis Archiepiscopi Trevirorum in cui Simone viene citato come fratello del re (Lotharingiæ ducem Symonem, fratrem regis)[14]; a cui seguì una riconciliazione[15], probabilmente per opera del papa Innocenzo II.
Simone morì nel 1139; secondo gli Obituaires de Sens Tome I.1, Abbaye de Saint-Denis, il 14 gennaio (XVIIII Kal Feb)[16] oppure il 31 marzo (II Kal Apr)[17], mentre L'obituaire de l'abbaye de Saint-Mansuy-lès-Toul, conferma il 14 gennaio: Simone (Sigismundus dux) (14-I)[18]. A Simone succedette il figlio Mattia[2].
La tomba di Simone che già si trovava a Saint-Dié venne in seguito spostata nell'abbazia di Sturzelbronn[4].
Matrimonio e discendenza
Simone, verso il 1112, aveva sposato Adelaide di Lovanio († 1158), figlia della sua matrigna Gertrude delle Fiandre (, come ci confermano sia il documento CVII del Cartulaire de l'Abbaye de Saint-Bertin[9] che la Genealogica Comitum Flandriæ Bertiniana, Continuatio[10]) e di Enrico III di Lovanio, come ci viene confermato dal sächsische weltchronik[19]. Secondo lo storico, Georges Poull, dopo la morte del marito, Adelaide si ritirò nell'abbazia cistercense di Notre-Dame du Tart, vicino a Digione[4]. Simone da Adelaide ebbe sette[4] (oppure otto[20]) figli:
Matteo o Mattia († prima del 1119), probabilmente il primogenito, morto molto giovane[4]
Agatha, sposa di Rinaldo III di Borgogna, come ci confermano le Gesta Friderici Imperatoris Ottonis Frisingensis[21]
Edvige, che secondo il documento LXII della Histoire générale et particulière de Bourgogne (Dijon), Tome I, Preuves, sposò Federico II, conte di Toul[22]
Baldovino († dopo il 1146), monaco[4], citato come testimonio (Balduini fratris mei) nel documento n° 83 della Speyer Urkundenbuch, datato 13 gennaio 1143, inerente ad una donazione fatta da suo fratello Mattia (Matheus Lotharingorum dux et marchio)[25]
Giovanni († dopo il 1148), citato come testimonio (Johannes frater ducis) nel documento della Histoire de Lorraine, volume 5, datato 5 dicembre 1148, inerente alla fondazione dell'abbazia di Etanche, vicino a Neuf-château, da parte di suo fratello Mattia (Mathæus Lotharingorum dux et marchio)[26].