Sejmik

Sejmik
Sejmik in una chiesa di Jean-Pierre Norblin de La Gourdaine

Sejmik (pronuncia polacca: [ˈsɛjmʲik], diminutivo di sejm, occasionalmente tradotto come dietina;[1] lituano: seimelis) fu il nome di vari parlamenti locali durante tutta la storia della Polonia. I primi sejmik erano assemble regionali nel Regno di Polonia, anche se acquisirono significativamente più influenza nell'era successiva della Confederazione polacco-lituana. I sejmik sorsero intorno alla fine del XIV e all'inizio del XV secolo ed esistettero fino alla fine della Confederazione nel 1795, in seguito alle spartizioni della Confederazione stessa. In forma limitata, alcuni sejmik esistettero nella Polonia spartita, e in seguito nella Seconda Repubblica di Polonia. Nella Polonia moderna, a partire dal 1999, il termine è stato fatto rivivere con il sejmik del voivodato (sejmik województwa), riferito al consiglio eletto di ciascuno dei 16 voivodati.

Le competenze dei sejmik variavano nel corso del tempo, e c'erano anche differenze geografiche. Spesso, numerosi tipi diversi di sejmik coesistevano nella stessa struttura di governo. Quasi sempre presieduti dal maresciallo del sejmik, i sejmik potevano spesso eleggere delegati al sejm nazionale, e talvolta potevano dare loro istruzioni vincolanti. I sejmik raggiunsero il culmine della loro importanza alla svolta del XVIII secolo, quando soppiantaromo effettivamente l'inefficiente sejm nazionale.

Etimologia

Le parole sejm e sejmik derivano dall'antico ceco sejmovat, che significa "portare insieme" o "convocare".[2]

Storia

Le tradizioni del sejmik possono essere ricondotte all'istituzione del wiec, che precorre la nascita dello stato polacco.[3] Essi originarono dai raduni della nobiltà, formati per fini militari e consultivi.[2][4] Non vi è accordo tra gli storici circa la specifica data di origine dei sejmik, mentre è certo che, geograficamente, essi sorsero dapprima nella Polonia centrale (provincia della Grande Polonia),[5] per diffondersi nelle altre province della Polonia durante il secolo successivo e, infine, entro il XVI secolo, nel Granducato di Lituania.[6] I sejmik furono riconosciuti giuridicamente dagli Statuti di Nieszawa del 1454, in un privilegio concesso alla szlachta (nobiltà polacca) dal re Casimiro IV Jagellone, quando accettò di consultarsi con la nobiltà riguardo a certe decisioni.[1][2][7] Lo scopo di Casimiro era quello di limitare, in questo modo, il potere crescente dei magnati (i membri più facoltosi e influenti della nobiltà), neutralizzandolo con la media nobiltà.[8]

Con la creazione di un Sejm nazionale nel 1493, che assunse i poteri di imposizione e i pospolite ruszenie prima concessi ai sejmik a Nieszawa, i governi regionali persero parte della loro importanza,[4][8] pur continuando a svolgere un ruolo rilevante nel governo della Polonia come la forma più diretta di affrancamento politico della nobilità.[8][9]

Dopo l'Unione di Lublino nel 1569, la Confederazione polacco-lituana aveva circa 70 sejmik (dei quali, 24 erano nel Granducato di Lituania).[8] Come nota Jacek Jędruch, il numero dei sejmik andò generalmente crescendo nei secoli successivi[10], fino ad arrivare a circa 100 alla svolta del XVIII secolo,[11] che eleggevano 170 deputati (48 dalla Lituania):[8] la maggior parte dei sejmik eleggevano 2 deputati, ma c'erano eccezioni.[12] Wojciech Kriegseisen nota che fino alla fine del XVIII secolo, c'erano 44 sejmik nella Polonia propriamente detta (la Corona del Regno di Polonia), 24 in Lituania e 1 nella provincia di Livonia.[13]

Il ruolo dei sejmik crebbe ancora alla fine del XVII secolo, con l'indebolirsi del potere centrale.[4][14] I sejmik raggiunsero il picco della loro importanza alla svolta del XVIII secolo, quando spesso fissavano i propri limiti temporali, ossia estendevano i loro periodi autorizzati di funzionamento.[14] Di fronte a un governo centrale inefficiente, con il Sejm nazionale spesso paralizzato dal liberum veto e la carica di starosta che perdeva molta della sua importanza, i sejmik amministravano una parte delle tasse e radunavano un loro esercito (wojsko powiatowe).[14] Questo periodo, noto come il "governo dei sejmik" (rządy sejmikowe), fu interrotto dalle leggi promulgate dal Sejm Silenzioso (polacco: sejm niemy) del 1717, che sottrasse ai sejmik la maggior parte delle competenze fiscali e militari.[14] Altre trasformazioni riguardarono il superamento del liberum veto e del voto all'unanimità.[14][15]

Mentre la media nobiltà era stata la forza dominante nei sejmik durante il XVI secolo, nel Settecento i magnati divennero sempre più influenti.[4][14] Essi erano infatti in grado di corrompere e controllare le masse della bassa nobiltà, i cui membri erano privi di istruzione e di ricchezze (la cosiddetta "clientela" dei magnati), ma avevano ugualmente diritto di voto nei sejmik.[14][16][17][18][19] Tale situazione si determinava maggiormente nei sejmik della Lituania, essendo i magnati lituani più potenti di quelli polacchi.[9][20][21] In questo modo i sejmik persero gran parte della loro funzione e divennero soprattutto un'occasione per i nobili più poveri di partecipare a festini e banchetti offerti dai magnati, durante i quali per di più spesso si ubriacavano e scatenavano risse, anche mortali.[22][23]

I sejmik furono profondamente riformati dal Prawo o sejmikach, la legge sui sejm regionali, approvata il 24 marzo 1791 e successivamente incorporata nella Costituzione polacca di maggio.[24] Questa legge modificò il sistema elettorale: per avere il diritto di voto un nobile doceva essere proprietario o affittuario di terre e pagare le tasse, o essere strettamente imparentato con un altro che avesse tali requisiti.[16][17][19][24] Circa 300.000 su 700.000 nobili persero così i diritti elettorali, con loro grande rammarico.[16] Un documento del 1792 elenca solo 47 sejmik.[25]

Sebbene l'esistenza indipendente della Confederazione fosse finita con le spartizioni della Polonia nel 1795, l'istituzione del sejmik continuò, anche se in maniera più limitata.[26][27] I sejmik sopravvissero quindi, con varie funzioni, sia nel Granducato di Polonia,[28][29] sia nei territori lituani incorporati nell'Impero russo.[26]. Strutture analoghe si conservarono anche nella spartizione prussiana[30] e, sia pure con un nome diverso da quello di sejmik, anche nella spartizione austriaca e nella spartizione russa.[30]

Quando la Polonia riacquistò l'indipendenza, i sejmik provinciali furono restaurati nella Seconda Repubblica di Polonia, sebbene fossero chiamati sejm piuttosto che sejmik.[31]: il Sejm della Lituania Centrale, i tre sejm dei voivodati (Slesia, Grande Polonia e Pomerania) e i seimik di contea (264 nel 1939).[31][32] Queste istituzioni cessarono con l'occupazione della Polonia durante la Seconda guerra mondiale e non furono ricostituite nell'era della Polonia comunista.

I sejmik furono fatti rivivere ancora dopo la caduta del comunismo nella Polonia moderna. Fin dal 1999, il termine sejmik (per esteso, sejmik województwa) si usa per riferirsi al consiglio eletto di ciascuno dei 16 voivodati o regioni (vedi sejmik del voivodato).[33][34] La parola sejmik fu scelta dai legislatori per eliminare il termine rada wojewódzka (consiglio del voivodato), che evocava ricordi dei consigli popolari dei voivodati durante l'era della Polonia comunista.[35]

Sejmik della Confederazione polacco-lituana

Caratteristiche

I sejmik si tenevano di solito in un grande campo aperto. La nobiltà eleggeva un ufficiale presidente (marszałek sejmiku: "maresciallo del sejmik"), il cui ruolo era analogo al maresciallo del sejm nei Sejm nazionali.[8] (Oggi il termine viene usato per indicare il presidente del comitato esecutivo del voivodato piuttosto che il presidente del sejmik stesso.) Inizialmente il potere di convocare i sejmik spettava al re, ma in seguito fu attribuito al maresciallo[14] e, in alcuni casi, anche ai voivodi e agli starosti.[36]

Fino alle riforme della Costituzione di maggio, tutti i nobili residenti nel territorio interessato potevano partecipare al sejmik.[16][37] Tuttavia la partecipazione era assai scarsa: si stima che la maggior parte dei sejmik attirasse solo dal 4 al 6% degli aventi diritto.[38]

Tipi

Nobili che si azzuffano in un sejmik, Jean-Pierre Norblin de La Gourdaine

Gli storici distinguono vari tipi di sejmik, secondo il loro ambito geografico:

  • generali (polacco: generalny, latino conventiones generales), tenuti nella Poloni occidentale (Grande Polonia) a Koło, nella Polonia meridionale (Piccola Polonia) a Nowe Miasto Korczyn, in Masovia a Varsavia, in Rutenia a Sadowa Wisznia e in Lituania a Volkovysk.[8][39] I sejmik generali erano composti da delegati eletti nei sejmik provinciali e da senatori.[8] Il loro scopo era concordare una posizione per il Sejm Generale (Sejm Walny) ed emanare istruzioni per i deputati su come si riteneva che dovessero votare durante il Sejm Generale.[8] Le competenze dei sejmik generali erano definite dai precedenti e dalle consuetudini piuttosto che dalla legge: in determinate fasi storiche essi poterono anche intervenire in vario modo sulla legislazione nazionale.[39] Intorno al XVII secolo i sejmik generali, diversamente da quelli provinciali, furono per lo più abbandonati;[8][40]
  • provinciali, territoriali, del voivodato o della contea (polacco: ziemski, latino conventiones particulares, conventiones terrestrae). I nomi di questi sejmik variavano a seconda del loro livello amministrativo e delle tradizioni locali.[11] Una gerarchia teorica (che non esistette quasi mai in pratica) poteva essere tracciata partendo dai sejmik del powiat (contea), muovendosi verso l'alto fino ai sejmik della ziemia (territorio), del voivodato, generali (di parecchi voivodati) e provinciali, per finire con il sejm finale, nazionale.[11][41] La distribuzione e l'importanza dei sejmik tra i diversi territori era molto varia.[11][42] L'importanza dei sejmik locali cominciò a diminuire con la formazione del sejm nazionale. Perciò i sejmik locali furono relegati a occuparsi di materie locali e ad eleggere i deputati ai Sejmik Generali,[8] salvo riacquistare importanza nella seconda metà del Seicento, con la crisi del Sejm centrale.[14]

Kriegseisen, citando Adam Lityński, sostiene che vi era un solo tipo di sejmik e che l'unica differenza tra i vari sejmik era lo scopo per il quale erano convocati.[43] Nondimeno altri studiosi distinguono spesso tra diversi tipi di sejmik. Juliusz Bardach e Jędruch, ad esempio, suddividono i sejmik in base al loro scopo come segue:

  • i sejmik pre-sejm (polacco: przedsejmowe) erano convocati dal re che mandava un breve (legacja królewska) a ogni sejmik, delineando le ragioni per le quali si sarebbe tenuto il successivo sejm.[8] Tali sejmik eleggevano da uno a sei deputati (poslowie), secondo la dimensione e l'importanza del territorio del sejmik, al Sejm Generale "ordinario" (polacco: Sejm Walny) che si teneva ogni due anni, e a qualsiasi Sejm Generale "straordinario" che potesse essere convocato in qualsiasi momento per un'emergenza.[8]
  • i sejmik relazionali o di rapporto (polacco: relacyjne) ascoltavano i rapporti dei deputati ritornati dal Sejm Generale, di solito illustrando la legge (konstytucje sejmowe) decretata dal Sejm.[8] Essi approvavano specifiche istruzioni per l'esecuzione dei decreti del sejm e altre risoluzioni locali.[14][39] Questi sejmik potevano inoltre ricevere richieste speciali dal re, ad esempio per riconsiderare la decisione presa su certe questioni.[8] Essi sejmik sorsero nel XVI secolo;[14]
  • i sejmik elettorali (polacco: elekcyjne) eleggevano i più alti funzionari dei voivodati, giudici in particolare.[8][39] Convocati a cadenze variabili (molte cariche erano a vita),[8] indicavano una rosa di candidati, fra i quali il re effettuava la nomina finale.[14] Sorsero nel XVI secolo;[14]
  • i sejmik deputazionali o giudiziari (polacco: deputackie) si riunivano a cadenza annuale ed eleggevano i deputati (deputaci) ai tribunali (Tribunale della Corona e Tribunale lituano) dai tempi del re Stefano Báthory in poi (dal 1578 in Polonia, e dal 1581 in Lituania);[8][14][39]
  • i sejmik amministrativi o economici (polacco: gospodarcze) sovrintendevano all'autogoverno dei voivodati. Attraverso i loro decreti, chiamati laudas, si occupavano per lo più di questioni fiscali ed economiche, del reclutamento militare locale e dell'elezione dei deputati ai tribunali del Tesoro. Si originarono all'inizio del XVI secolo;[14][39]
  • i sejmik incappucciati (polacco: kapturowe) avevano poteri speciali durante un interregno.[8] Organizzati in confederazioni, dovevano il nome ai cappucci indossati nel periodo di lutto regale. Iniziarono con l'interregno del 1572.[14][39]

Valutazione e storiografia

Kriegseisen nota che l'istituzione dei sejmik acquistò una reputazione negativa dopo le spartizioni di Polonia, ed è stata descritta come uno degli eleementi disfunzionali del sistema politico polacco che contribuì alla caduta della Confederazione. Egli mette però in guardia contro tali valutazioni semplicistiche, e le riconduce alle pubblicazioni del XVIII secolo le cui opinioni negative sui sejmik sono state raramente contestate da allora. Lo stereotipo di un gruppo di nobili ubriachi e che si azzuffano, trovato in qualche opera letteraria, non dovrebbe essere considerato rappresentativo, specie al di fuori del periodo di declino dei sejmik nel XVIII secolo. Egli sostiene che sebbene siano sopravvissute molte descrizioni sensazionalistiche di dissolutezza, rissosità o vera e propria violenza sanguinaria, ciò avvenne perché si trattava appunto di sensazionalismi che dovrebbero essere considerati come eccezioni rispetto ai lunghi, spesso monotoni, ma solitamente costruttivi procedimenti che erano molto più comuni.[44]

Kriegseisen rileva anche che c'è un mito sull'unicità dei sejmik della Polonia, e nota che, invece, istituzioni simili di autogoverno e di partecipazione parlamentare regionale da parte della nobiltà si possono trovare anche in altri luoghi, come in Ungheria e in varie province tedesche (Slesia, Prussia, Brandenburgo).[44]

Note

  1. ^ a b Daniel Stone, The Polish-Lithuanian state, 1386–1795, University of Washington Press, 2001, p. 77, ISBN 978-0-295-98093-5. URL consultato il 23 febbraio 2012.
  2. ^ a b c Norman Davies, God's playground: a history of Poland in two volumes, Oxford University Press, 2005, p. 247, ISBN 978-0-19-925339-5. URL consultato il 23 febbraio 2012.
  3. ^ Wojciech Kriegseisen, Sejmiki Rzeczypospolitej szlacheckiej w XVII i XVIII wieku, Wydawn. Sejmowe, 1991, pp. 17–19, ISBN 978-83-7059-009-3. URL consultato il 24 febbraio 2012.
  4. ^ a b c d Jerzy Jan Lerski, Historical dictionary of Poland, 966–1945, Greenwood Publishing Group, 1996, p. 532, ISBN 978-0-313-26007-0. URL consultato il 23 febbraio 2012.
  5. ^ Wojciech Kriegseisen, Sejmiki Rzeczypospolitej szlacheckiej w XVII i XVIII wieku, Wydawn. Sejmowe, 1991, p. 17, ISBN 978-83-7059-009-3. URL consultato il 24 febbraio 2012.
  6. ^ Wojciech Kriegseisen, Sejmiki Rzeczypospolitej szlacheckiej w XVII i XVIII wieku, Wydawn. Sejmowe, 1991, pp. 20–25, ISBN 978-83-7059-009-3. URL consultato il 24 febbraio 2012.
  7. ^ Thomas Ertman, Birth of the leviathan: building states and regimes in medieval and early modern Europe, Cambridge University Press, 13 gennaio 1997, p. 294, ISBN 978-0-521-48427-5. URL consultato il 23 febbraio 2012.
  8. ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q r s Juliusz Bardach, Boguslaw Lesnodorski e Michal Pietrzak, Historia panstwa i prawa polskiego, Varsavia, Paristwowe Wydawnictwo Naukowe, 1987, pp. 217–219.
  9. ^ a b Wojciech Kriegseisen, Sejmiki Rzeczypospolitej szlacheckiej w XVII i XVIII wieku, Wydawn. Sejmowe, 1991, p. 25, ISBN 978-83-7059-009-3. URL consultato il 24 febbraio 2012.
  10. ^ Jacek Jędruch, Constitutions, elections, and legislatures of Poland, 1493–1977: a guide to their history, EJJ Books, 1998, p. 39, ISBN 978-0-7818-0637-4. URL consultato il 13 agosto 2011.
  11. ^ a b c d Stanisław Płaza, Sejmiki i zjazdy szlacheckie województw poznańskiego i kaliskiego: ustrój i funkcjonowanie, 1572–1632, Państwowe Wydawn. Nauk., 1984, p. 71, ISBN 978-83-01-05834-0. URL consultato il 24 febbraio 2012.
  12. ^ Wojciech Kriegseisen, Sejmiki Rzeczypospolitej szlacheckiej w XVII i XVIII wieku, Wydawn. Sejmowe, 1991, p. 35, ISBN 978-83-7059-009-3. URL consultato il 24 febbraio 2012.
  13. ^ Wojciech Kriegseisen, Sejmiki Rzeczypospolitej szlacheckiej w XVII i XVIII wieku, Wydawn. Sejmowe, 1991, pp. 28–35, ISBN 978-83-7059-009-3. URL consultato il 24 febbraio 2012.
  14. ^ a b c d e f g h i j k l m n o p Juliusz Bardach, Boguslaw Lesnodorski e Michal Pietrzak, Historia panstwa i prawa polskiego, Varsavia, Paristwowe Wydawnictwo Naukowe, 1987, pp. 223–225.
  15. ^ J. K. Fedorowicz, Maria Bogucka e Henryk Samsonowicz, A Republic of nobles: studies in Polish history to 1864, CUP Archive, 1982, p. 117, ISBN 978-0-521-24093-2. URL consultato il 24 febbraio 2012.
  16. ^ a b c d Jacek Jędruch, Constitutions, elections, and legislatures of Poland, 1493–1977: a guide to their history, EJJ Books, 1998, pp. 173–174, ISBN 978-0-7818-0637-4. URL consultato il 13 agosto 2011.
  17. ^ a b Wojciech Roszkowski, Landowners in Poland, 1918–1939, East European Monographs, 1991, p. 5, ISBN 978-0-88033-196-8. URL consultato il 16 settembre 2011.
  18. ^ Hamish M. Scott, The European nobilities in the seventeenth and eighteenth centuries, Longman, 1995, p. 204, ISBN 978-0-582-08071-3. URL consultato il 16 settembre 2011.
  19. ^ a b George Sanford, Democratic government in Poland: constitutional politics since 1989, Palgrave Macmillan, 2002, pp. 11–12, ISBN 978-0-333-77475-5. URL consultato il 5 luglio 2011.
  20. ^ Isabel De Madariaga, Ivan the Terrible, Yale University Press, 25 settembre 2006, p. 225, ISBN 978-0-300-11973-2. URL consultato il 24 febbraio 2012.
  21. ^ Muzeum w Białymstoku, Rocznik białostocki, Państwowe Wydawn. Naukowe., 1972, p. 59. URL consultato il 24 febbraio 2012.
  22. ^ Wojciech Kriegseisen, Sejmiki Rzeczypospolitej szlacheckiej w XVII i XVIII wieku, Wydawn. Sejmowe, 1991, p. 101, ISBN 978-83-7059-009-3. URL consultato il 24 febbraio 2012.
  23. ^ Marek Borucki, Sejmy i sejmiki szlacheckie, Książka i Wiedza, 1972, pp. 174–200. URL consultato il 24 febbraio 2012.
  24. ^ a b Jacek Jędruch, Constitutions, elections, and legislatures of Poland, 1493–1977: a guide to their history, EJJ Books, 1998, p. 178, ISBN 978-0-7818-0637-4. URL consultato il 13 agosto 2011.
  25. ^ Marek Wrede e Maria Wrede, Sejmy i sejmiki Pierwszej Rzeczypospolitej: dokumenty w zbiorach Biblioteki Narodowej, Wydawn. Sejmowe, 1999, p. 143. URL consultato il 28 febbraio 2012.
  26. ^ a b Jacek Jędruch, Constitutions, elections, and legislatures of Poland, 1493–1977: a guide to their history, EJJ Books, 1998, pp. 42–43, ISBN 978-0-7818-0637-4. URL consultato il 13 agosto 2011.
  27. ^ Jacek Jędruch, Constitutions, elections, and legislatures of Poland, 1493–1977: a guide to their history, EJJ Books, 1998, p. 50, ISBN 978-0-7818-0637-4. URL consultato il 13 agosto 2011.
  28. ^ Juliusz Bardach, Boguslaw Lesnodorski e Michal Pietrzak, Historia panstwa i prawa polskiego, Varsavia, Paristwowe Wydawnictwo Naukowe, 1987, p. 351.
  29. ^ Juliusz Bardach, Boguslaw Lesnodorski e Michal Pietrzak, Historia panstwa i prawa polskiego, Varsavia, Paristwowe Wydawnictwo Naukowe, 1987, p. 364.
  30. ^ a b Juliusz Bardach, Boguslaw Lesnodorski e Michal Pietrzak, Historia panstwa i prawa polskiego, Varsavia, Paristwowe Wydawnictwo Naukowe, 1987, p. 400.
  31. ^ a b Jacek Jędruch, Constitutions, elections, and legislatures of Poland, 1493–1977: a guide to their history, EJJ Books, 1998, pp. 292–299, ISBN 978-0-7818-0637-4. URL consultato il 13 agosto 2011.
  32. ^ Juliusz Bardach, Boguslaw Lesnodorski, and Michal Pietrzak, Historia panstwa i prawa polskiego, Varsavia, Paristwowe Wydawnictwo Naukowe, 1987, p. 532.
  33. ^ Piotr Machnikowski, Justyna Balcarczyk, Monika Drela, Contract Law in Poland, Alphen aan den Rijn, Paesi Bassi, Kluwer Law International, 2011, p. 21, ISBN 978-90-411-3396-0.
  34. ^ Melanie Tatur (a cura di), The Making of Regions in Post-Socialist Europe: the Impact of Culture, Economic Structure, and Institutions, Wiesbaden, VS Verlag fuer Sozialwissenshaften, 2004, pp. 65–66, ISBN 3-8100-3813-X.
  35. ^ Jerzy Regulski, Local Government Reform in Poland: An Insiders Story, Budapest, Open Society Institute, 2003, p. 46, ISBN 963-9419-68-0.
  36. ^ J. K. Fedorowicz, Maria Bogucka e Henryk Samsonowicz, A Republic of nobles: studies in Polish history to 1864, CUP Archive, 1982, p. 123, ISBN 978-0-521-24093-2. URL consultato il 24 febbraio 2012.
  37. ^ Jean W. Sedlar, East Central Europe in the Middle Ages, 1000–1500, University of Washington Press, aprile 1994, p. 292, ISBN 978-0-295-97291-6. URL consultato il 24 febbraio 2012.
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  39. ^ a b c d e f g Jacek Jędruch, Constitutions, elections, and legislatures of Poland, 1493–1977: a guide to their history, EJJ Books, 1998, pp. 43–45, ISBN 978-0-7818-0637-4. URL consultato il 13 agosto 2011.
  40. ^ Wojciech Kriegseisen, Sejmiki Rzeczypospolitej szlacheckiej w XVII i XVIII wieku, Wydawn. Sejmowe, 1991, pp. 25–26, ISBN 978-83-7059-009-3. URL consultato il 24 febbraio 2012.
  41. ^ Wojciech Kriegseisen, Sejmiki Rzeczypospolitej szlacheckiej w XVII i XVIII wieku, Wydawn. Sejmowe, 1991, pp. 26–27, ISBN 978-83-7059-009-3. URL consultato il 24 febbraio 2012.
  42. ^ Wojciech Kriegseisen, Sejmiki Rzeczypospolitej szlacheckiej w XVII i XVIII wieku, Wydawn. Sejmowe, 1991, p. 28, ISBN 978-83-7059-009-3. URL consultato il 24 febbraio 2012.
  43. ^ Wojciech Kriegseisen, Sejmiki Rzeczypospolitej szlacheckiej w XVII i XVIII wieku, Wydawn. Sejmowe, 1991, pp. 16–17, ISBN 978-83-7059-009-3. URL consultato il 24 febbraio 2012.
  44. ^ a b Wojciech Kriegseisen, Sejmiki Rzeczypospolitej szlacheckiej w XVII i XVIII wieku, Wydawn. Sejmowe, 1991, pp. 7–11, ISBN 978-83-7059-009-3. URL consultato il 24 febbraio 2012.

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Untuk novel Victor Hugo, lihat The Hunchback of Notre-Dame. Untuk kegunaan lain, lihat Notre Dame (disambiguasi). Notre-Dame de ParisKatedral Bunda Maria dari ParisKatedral ParisPrancis: Cathedrale de Notre Dame de ParisFasad selatan dan bagian tengah Notre-Dame pada tahun 2017, dua tahun sebelum kebakaran.48°51′11″N 2°20′59″E / 48.8530°N 2.3498°E / 48.8530; 2.3498Koordinat: 48°51′11″N 2°20′59″E / 48.8530°N 2.3498°E /...

 

Artikel ini tidak memiliki referensi atau pranala luar ke sumber-sumber tepercaya yang dapat menyatakan kelayakan dari subyek yang dibahas.(ajukan diskusi keberatan penghapusan)Artikel ini akan dihapus pada 9 Juli 2022 jika tidak diperbaiki.Untuk pemulai artikel ini, jika Anda mempertentangkan nominasi penghapusan ini, jangan menghapus peringatan ini. Silakan hubungi sang pengusul, hubungi seorang pengurus, atau pasang tag {{tunggu dulu}} Flamboyan 108PembuatMultivisi...

15th Greater Poland Infantry Division (Polish: 15 Wielkopolska Dywizja Piechoty) was a unit of the Polish Army in the interbellum period. Founded on February 17, 1920, and based on the 2nd Greater Poland Rifles Division, it actively participated in the Polish-Soviet War, including the Kiev offensive (1920), and the Battle of Warsaw. After Polish victory, the Division pushed the Red Army out of northern Mazovia. It then fought in the Battle of the Niemen River. 15th Infantry Division in 1938 D...

 

Bupati BanyuwangiPetahanaIpuk Fiestiandanisejak 26 Februari 2021GelarBupatiKediamanPendapa Sabha Swagata BlambanganMasa jabatan5 tahunDibentuk1771Pejabat pertamaTemenggung Wiroguno I alias Mas AlitSitus webhttp://banyuwangikab.go.id Pendopo Sabha Swagata Blambangan yang menjadi kediaman resmi Bupati Banyuwangi sejak 1771 Bupati Anas saat bertemu Konsulat Jenderal AS, Joaquin Monserrate di Pendopo. Secara administrasi, pemerintahan Kabupaten Banyuwangi dipimpin oleh seorang bupati dan wak...

 

Chinese Cinema redirects here. For the book, see Chinese Cinema: Culture and Politics since 1949. Cinema of ChinaNo. of screens86,300 (2023)[1] • Per capita2.98 per 100,000 (2016)Main distributorsChina Film (32.8%)Huaxia (22.89%)Enlight (7.75%)[2]Produced feature films (2016)[3]Fictional772Animated49Documentary32Number of admissions (2016)[4]Total1,370,000,000 • Per capita1[4]Gross box office (2023)[3]Tota...

Историческое государствоПротекторат ТонкинProtectorat du Tonkin Флаг Тонкин на карте Индокитайского Союза ←   → 1884 — 1948 Столица Ханой Язык(и) вьетнамский Денежная единица Индокитайский пиастр  Медиафайлы на Викискладе История Вьетнама Доисторические времена от 500 ...

 

此條目可参照英語維基百科相應條目来扩充。 (2021年5月6日)若您熟悉来源语言和主题,请协助参考外语维基百科扩充条目。请勿直接提交机械翻译,也不要翻译不可靠、低品质内容。依版权协议,译文需在编辑摘要注明来源,或于讨论页顶部标记{{Translated page}}标签。 约翰斯顿环礁Kalama Atoll 美國本土外小島嶼 Johnston Atoll 旗幟颂歌:《星條旗》The Star-Spangled Banner約翰斯頓環礁�...

 

Мечеть в Сураттхани Ислам в Таиланде — со второй половины XX века приобретает всё большее распространения. Это вторая по количеству верующих религия в государстве. Её исповедуют населяющие Таиланд малайцы, пакистанцы, тамилы и пенджабцы, а также беженцы-чамы из соседн...

此條目已列出參考資料,但文內引註不足,部分內容的來源仍然不明。 (2023年4月28日)请加上合适的文內引註加以改善。 國立基隆高級商工職業學校國立基隆高級商工職業學校地址基隆市七堵區東新街22號经纬度25°05′39″N 121°42′55″E / 25.0942397°N 121.7152108°E / 25.0942397; 121.7152108邮政编码20646其它名称National Keelung Commercial & Industrial Vocational Senior High School类�...

 

Naval dockyard in Kent, England; in use from 1512 to 1869For the railway station of the same name, see Woolwich Dockyard railway station.This article is about the dockyard in England. For the dockyard in Australia, see Woolwich Dock. HM Dockyard, Woolwich Woolwich, NW Kent Clock House (Dockyard offices, 1783–1784), the earliest surviving building on the Woolwich Dockyard site)Coordinates51°29′40″N 0°3′22″E / 51.49444°N 0.05611°E / 51.49444; 0.05611Site in...

 

Theory and methodology of text interpretation Philosophical hermeneutics redirects here. For other uses, see Hermeneutics (disambiguation). For the history of hermeneutics, see History of hermeneutics. Friedrich SchleiermacherWilhelm DiltheyHans-Georg GadamerPaul Ricœur Part of a series onResearch Research design Research proposal Research question Writing Argument Referencing Research strategy Interdisciplinary Multimethodology Qualitative Art-based Quantitative Philosophical schools Antipo...

Business process improvement technique Not to be confused with Sigma 6 (disambiguation) or 5S (methodology). Part of a series of articles onMachine industry Manufacturing methods Batch production Job production Flow production Lean manufacturing Agile manufacturing Industrial technologies PLM RCM TPM VDM QRM TOC Six Sigma TQM ZD Information and communication ISA-88 ISA-95 ERP IEC 62264 B2MML Process control PLC DCS SCADA vte Six Sigma (6σ) is a set of techniques and tools for process improve...

 

Inspiration4Resilience di Kompleks Peluncuran 39-A, Pusat Antariksa Kennedy. (November 2020)Jenis misiWisata antariksaOperatorSpaceXCOSPAR ID2021-084ASATCAT no.49220Situs webhttps://inspiration4.com/Durasi misi3 hari (rencana)1007 hari, 6 jam, 33 menit (sedang berlangsung) Properti wahanaWahana antariksaResilienceJenis wahana antariksaCrew DragonProdusenSpaceXMassa luncur12.519 kg (27.600 pon)Massa mendarat9.616 kg (21.200 pon) AwakJumlah awak4AwakJared Isaa...

 

Pada setiap abad, ia digambarkan dalam berbagai cara. Ras dan penampilan Yesus telah didiskusikan oleh sejumlah orang sejak zaman Gereja perdana, meskipun Perjanjian Baru sendiri tidak pernah mendeskripsikan penampilan fisik Yesus sebelum kematiannya. Referensi Alkitab Transfigurasi karya Alexandr Ivanov, 1824 Perjanjian Baru sendiri tidak pernah mendeskripsikan penampilan Yesus pada setiap harinya sebelum kematiannya (ia hanya dideskripsikan dalam kemunculan Yesus saat kebangkitan).[1 ...

  此條目介紹的是1970年上任的叙利亚总统。关于其子,请见「巴沙尔·阿萨德」。 哈菲兹·阿萨德 叙利亚第18任總統任期1971年2月22日—2000年6月10日总理 列表 阿卜杜勒·拉赫曼·赫萊法維(英语:Abdul Rahman Kleifawi)(1971-1972)馬哈茂德·阿尤比(英语:Mahmoud al-Ayyubi)(1972-1976)阿卜杜勒·拉赫曼·赫萊法維(英语:Abdul Rahman Kleifawi)(1976-1978)穆罕默德·阿里·�...

 

此條目已列出參考資料,但文內引註不足,部分內容的來源仍然不明。 (2023年6月21日)请加上合适的文內引註加以改善。 鬼之執行長Trick or Love类型華人電視劇、偶像劇編劇統籌邵慧婷编剧鄭涵文、李盈緣、龔敏惠、蔡秋儀、林宜鋒导演郝心翔主演張立昂、劉奕兒、孫沁岳、姚以緹、劉修甫、賴琳恩制作国家/地区 中華民國(臺灣)语言國語每集长度60分鐘(含廣告)片头...