Scomparto nero sono due affreschi rinvenuti nella villa di Agrippa Postumo a Pompei e custoditi all'interno del Museo archeologico nazionale di Napoli.
Storia
Gli affreschi vennero realizzati presumibilmente intorno all'11 a.C.[1] e decoravano uno dei cubicoli, la cosiddetta stanza nera, posti tra il peristilio e la terrazza panoramica della zona residenziale della villa di Agrippa Postumo[2], una dimora ubicata nell'area suburbana di Pompei, nell'odierna Boscotrecase, sepolta dall'eruzione del Vesuvio del 79.
Gli affreschi vennero ritrovati tra il 1903 e il 1906, staccati dalla loro collocazione originale e, mentre il resto delle decorazioni pittoriche della stanza fu venduta al Metropolitan Museum of Art di New York, i due frammenti vennero acquistati nel 1920 dal Museo archeologico nazionale di Napoli[1][3].
Descrizione
Gli affreschi, in terzo stile e dal classico gusto egittizante[4], sono due frammenti che erano posti ai lati del pannello centrale della parete orientale della cosiddetta stanza nera[1]: interamente a fondo nero, la zoccolatura è decorata con tripodi stilizzati sui quali girali e crateri sostengono esili colonnine, da cui fuoriescono di tanto in tanto ciuffi floreali, fino alla sommità dov'è un cerchio in metallo[1].
Note
Bibliografia
- Autori vari, Notizie degli scavi di antichità - Anno 1922 - Fascicoli 10, 11, 12, Roma, Tipografia Salviucci, 1922, ISBN non esistente.
- Irene Bragantini e Valeria Sampaolo, La pittura pompeiana, Milano, Electa, 2009, ISBN 978-88-928-2357-0.
- Dario Barbera, Museo archeologico nazionale di Napoli - La Guida, Milano, Electa, 2023, ISBN 978-88-928-2407-2.
Voci correlate
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