Si interessò anche di filosofia, traducendo nel 1877 il saggio sul libero arbitrio di Schopenhauer (Über die Freiheit des menschlichen Willens), oggetto di numerosi riedizioni. Si trattò della sua prima pubblicazione, antecedente ai suoi rinomati e premiati Manuel de philologie classique del 1880 e Grammaire latine nel 1886.
Archeologo militante, condusse scavi, nell'area mediterranea, che ebbero una grande risonanza nella comunità scientifica. In particolare operò a Myrina, presso Smirne, tra il 1880 e il 1882, a Kyme nel 1881, nelle isole di Taso, Imbro e Lesbo nel 1882, a Cartagine e Meninx (Djerba) l'anno dopo, poi a Odessa nel 1893.
L'attività in campo museale
Nominato nel 1887 assistente al Musée des antiquités nationales della sua città natale (ora Musée d'archéologie nationale), ne sarà conservatore aggiunto dal 1893 al 1902 e direttore dal 1902 fino alla morte.
In quelle vesti si occupò della sistemazione delle sale espositive, moltiplicò i cataloghi e gli inventari e compilò repertori della statuaria greco-romana (3 voll., 1897-98), dei vasi greci ed etruschi (1900), delle pitture medievali e rinascimentali (dal 1905).
Inizia la redazione di quella che sarà la sua opera maggiore, Cultes, mythes et religions; nel 1905 pubblica Orpheus. Histoire générale des religions, un vasto affresco sulla storia delle religioni. Entrambe le due opere saranno spesso citate dal Freud di Totem e tabù.
Fu anche autore della traduzione francese, in tre volumi, dell'opera di Henry Charles Lea History of the Inquisition of the Middle Ages portata a termine negli anni dal 1900 al 1902.
L'affaire Glozel
La sua passione per l'archeologia lo condurrà a occuparsi della controversia sui rinvenimenti di Glozel, un sito archeologico scoperto presso Ferrières-sur-Sichon, i cui scavi hanno dato luogo ad un'annosissima controversia, con lunghi strascichi anche giudiziari, nota come affaire de Glozel.
Reinach vi condusse scavi nel 1926 e 1927, prima di pronunciarsi per l'autenticità del sito.
L'attivismo nella cultura ebraica
Appassionato difensore della cultura e dei diritti degli ebrei, fu membro della Société des Études Juives e vicepresidente dell'Alleanza Israelitica Universale, un'associazione culturale ebraica, sorta inizialmente in Francia nel 1860.