Nel 1864 fu assegnata alla squadra austriaca che prese parte alla seconda guerra dello Schleswig, servendo in ruolo difensivo fuori dalle coste tedesche nel Mare del Nord. Nel 1866 prese parte alla battaglia di Lissa, come nave ammiraglia della 2º squadra, ai comandi del commodoroAnton von Petz. La Kaiser, priva di corazzatura, sopravvisse miracolosamente alla battaglia, che vide coinvolto un alto numero di navi corazzate da ambo le parti.
Il vascello austriaco subì i primi danni quando fu colpita da una bordata dell'Affondatore. La Kaiser reagì dirigendo la propria prua contro quella della Re di Portogallo, speronandola[1]. Nell'azione ad avere la peggio fu la Kaiser, l'urto infatti provocò un incendio a bordo e distrusse il bompresso e parte della prua. La polena, una statualignea che riproduceva il KaiserFrancesco Giuseppe, rimase incastrata nello scafo della Re di Portogallo e divenne un trofeo di guerra per gli italiani. La Kaiser fu successivamente colpita da una cannonata della Re di Portogallo, che centrò l'albero di trinchetto, facendolo schiantare contro il fumaiolo della nave austriaca.[2]
La Kaiser si salvò grazie al fumo che l'avvolse, impedendo alla Re di Portogallo di continuare l'attacco.
Tra il 1869 e il 1873, la Kaiser fu ricostruita a Pola, dove fu convertita in nave corazzata. Lo scafo fu smontato fino al livello della linea di galleggiamento ed interamente ricostruito in placche di ferro. L'armamento era composto da 10 cannoni da 23 libbre in casematte. Fu mantenuto l'apparato propulsivo originario. Rimase in servizio fino al 1902[3], quando fu radiata e disarmata. Rinominata SMS Bellona, rimase all'ancora nel porto di Pola, incapace di navigare, fino al 1918. Il destino finale della nave è sconosciuto.
Note
^Ermanno Martino, Lissa 1866: perché? su Storia Militare n. 214 e 215 (luglio-agosto 2011)
(DE) Roger Chesneau e Eugene M. Kolesnik, Kriegsschiffe der Welt 1860 bis 1905, Frankreich, Italien, Österreich-Ungarn und übrige Marinen, Koblenz, Bernard und Graefe, 1985, ISBN3-7637-5404-0.