Il padre Józef Ślenczyński, violinista polacco, la spinse a intraprendere lo studio pianoforte dall'età di tre anni e ad applicarsi incessantemente.[1] A quattro anni iniziò gli studi in Europa, dove poi avrebbe avuto per maestri Schnabel, Petri, Cortot, Hofmann e Rachmaninov. Debuttò a sei anni a Berlino e a sette a Parigi accompagnata da un'orchestra.[2][3][4][5][6]
A quindici anni, sopraffatta dalla pressione della carriera di concertista, scappò di casa e proseguì il percorso musicale all'Università di Berkeley.[7] Nel 1944, non ancora ventenne, sposò lo studente George Born, ma il matrimonio fallì nel 1953.[1] Dopo il divorzio, per mantenersi diede lezioni di pianoforte. Era tornata a esibirsi in concerto nel 1951, dopo un silenzio ultradecennale.[8][9]
Nel 1964 accettò un incarico a tempo pieno all'Università di Edwardsville come artista in residenza, mantenendolo fino al 1987. Un vasto assortimento dei suoi memorabilia e delle sue incisioni ha formato una collezione speciale della Lovejoy Library presso la stessa università.[10]
Nel 1957 uscirono le sue memorie dal titolo Forbidden Childhood, che trattano la sua vita da enfant prodige, e un metodo per pianoforte, Music at Your Fingertips: Aspects of Pianoforte Technique.[1]
Nel 2022, a 97 anni, ha inciso il suo primo album in oltre sessant'anni per Decca Classics.[11]