Appena diciassettenne, comincia a lavorare come fotomodella posando principalmente per lo stilista Vincenzo Ferdinandi[2] e come attrice di fotoromanzi sui settimanali Sogno, Luna Park e Cine Illustrato, diventando presto popolare presso questa categoria di appassionati lettori.
Debutta nel cinema, in una parte secondaria, nel film Licenza premio, scelta dal regista di origini austriache Max Neufeld.
La scarsa fortuna avuta la convince al ritorno in Italia, dove prende parte al film El Alamein di Malatesta, e successivamente a quello che sarà il suo film più riuscito, ovvero I soliti ignoti (1958), dove ha modo di interpretare il personaggio di Norma, in maniera estremamente valida.
Dopo la parentesi del film con Monicelli, tornerà ai film di cappa e spada, sino a L'eclisse di Michelangelo Antonioni, dopo il quale uscirà per sempre dai set cinematografici.