Studiò alla Jerusalem Academy of Art dal 1971 al 1973, continuando gli studi all'Architectural Association di Londra. Nel 1981 fondò uno studio di design con il nome di One Off e in seguito quello di architettura e design Ron Arad Associates. Per One Off produce nel 1989 la little heavy chair, considerata una icona del design[1]
La carriera di Arad come designer è iniziata con la Rover chair, una seduta in pelle proveniente da una Rover P6 montata su una struttura in acciaio. La sua successiva e instancabile sperimentazione delle possibilità dei materiali e della tecnologia, insieme alla sua radicale riconcezione della forma e della struttura degli oggetti grandi e piccoli, lo ha posto alla guida del design e dell'architettura contemporanea.
Nel 2002 Ron Arad ha ricevuto il titolo di Royal Designer for Industry (RDI), in riconoscimento della sua "eccellenza sostenuta nel design estetico ed efficiente per l'industria", e nel 2011 ha ricevuto la medaglia per il design di Londra. È stato professore di Design alla Hochschule di Vienna dal 1994 al 1997 e successivamente professore di Design Prodotti al Royal College of Art di Londra fino al 2009, quando è stato nominato Professore Emerito. Nel 2013 è stato eletto accademico reale dalla Royal Academy of Art di Londra.
Nel 2014 ha personalizzato la Fiat 500 che è stata presentata con il nome di 500 Ron Arad Edition ed è stata messa in produzione in serie limitata da novembre dello stesso anno[3][4].
Ron Arad ha vinto numerosi premi internazionali, è stato insignito di una laurea honoris causa presso l'Università di Tel Aviv ed è regolarmente e ampiamente pubblicato. Il suo lavoro è presente in decine di prestigiose collezioni pubbliche ed è stato ampiamente esposto in mostre record, tra cui al MoMA (NYC), al V&A (Londra) e al Centre Georges Pompidou (Parigi).
Ron Arad ha progettato per tutti i maggiori marchi internazionali di mobili e design, tra cui ZEUS, Vitra, Kartell, Moroso, Alessi, Driade, Cappellini, Cassina, WMF, Swarovski, Roca e Magis. Ha collaborato con una varietà di marchi di moda, tecnologia e lusso, tra cui Adidas, Nestle, Fiat, Samsung, LG, Bombay Sapphire, Hennessy, Ruinart, Kenzo e Le Coq Sportif, per citarne alcuni. Le sue opere d'arte pubbliche hanno adornato spazi pubblici a Londra, Tokyo, Seoul, Milano, Toronto, Tel Aviv e Singapore.
Note
^ Imma Puzio, Vintage o contemporaneo?, in Casa Facile, aprile 2012, p. 177.