Ritz (cracker)

Ritz
CategoriaSnack salati
TipoCracker salato
MarcaSaiwa
Anno di creazione1934
NazioneStati Uniti (bandiera) Stati Uniti
SloganRitz It Up
Ingredientifarina di frumento, grassi vegetali (antiossidante E320), zucchero, sciroppo di glucosio-fruttosio, sale, agenti lievitanti, carbonati di ammonio e di sodio, fosfati di calcio, lecitina di soia
Valori nutrizionali medi in 100 g
Valore energetico483 Kcal/2020 kJ
Proteine7 g
Carboidrati62,6 g
Grassi23 g
Alcolico
Alcolin grammi
www.ritzcrackers.com

Ritz è un cracker salato prodotto da Nabisco dal 1934[1] e distribuito in Italia da Mondelēz International per mezzo di Saiwa. Ha una caratteristica forma circolare con sette buchi, una lieve frastagliatura sul bordo, ed è leggermente salato e dorato in superficie.

Storia

Cracker Ritz

I Ritz sono stati lanciati sul mercato il 21 novembre 1934 dalla Jackson, una sussidiaria della Nabisco. .[2] Secondo l'azienda, il nome si ispirava alla catena di alberghi Ritz-Carlton per evocare un'immagine di ricchezza e benessere come risposta alla Grande Depressione. In Italia vennero inizialmente prodotti dalla Motta su licenza Nabisco, poi da Saiwa.

Varianti

I Ritz si presentano anche in molte varianti. Quelle prodotte da Saiwa sono:

  • Mini Ritz,[3] identici agli originali ma di dimensioni più piccole e venduti in sacchetti, anziché nelle classiche scatole;
  • Ritz Crispy,[4] versione dei Ritz meno calorica in quanto cotti al forno, pure venduti in sacchetti.

Negli anni ottanta e novanta furono prodotti anche i Ritz al pomodoro e i Ritz al formaggio. Negli Stati Uniti esistono numerose varianti come quella al burro o quella allo zucchero di cannella.[5]

Promozione

Le prime pubblicità televisive dei Ritz in Italia furono trasmesse in Carosello e avevano come protagonista Paolo Villaggio; gli slogan erano "Salato da una parte, dolce dall'altra!" e "Con Ritz, non si è mai soli!".[6] Negli anni ottanta furono utilizzati gli stessi spot pubblicitari televisivi per quasi tutta l'Europa, con lo slogan "Quel gusto irresistibile di Ritz".

Note

  1. ^ Shake-up in ownership of food brands | Business | The Guardian
  2. ^ Lynne Olver, Research: Ritz Crackers, su foodtimeline.org. URL consultato il 2 maggio 2009.
  3. ^ Mini Ritz, su saiwacompany.it. URL consultato il 29 aprile 2010 (archiviato dall'url originale il 30 aprile 2009).
  4. ^ Ritz Crispy, su saiwacompany.it. URL consultato il 29 aprile 2010 (archiviato dall'url originale il 7 gennaio 2010).
  5. ^ The Fun of RITZ!
  6. ^ Carosello. Ritz Saiwa, su il-fantamondo.com. URL consultato il 29 aprile 2010 (archiviato dall'url originale il 3 ottobre 2008).

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