Il chitarrista Mark Jansen ha spiegato il significato del titolo dell'album e dell'omonimo brano attraverso una dichiarazione pubblicata sul sito ufficiale del gruppo:[22]
«Si riferisce alla fine di un'era. L'umanità non può più nascondere la testa sotto la sabbia ignorando ciò che accade intorno. Stiamo affrontando diverse sfide. C'è un'enorme tensione tra culture e religioni differenti, guerre, disastri naturali e profonde crisi finanziarie che stanno sfuggendo al controllo. Ora più che mai abbiamo bisogno gli uni degli altri per superare questi problemi. Siccome siamo tutti uniti; l'universo, la terra, la natura, gli animali, le creature umane, questo periodo di tempo è un preludio alla fine per coloro che non vogliono vedere, o semplicemente non vedono. Un requiem per l'indifferenza, ma anche una possibilità per un nuovo inizio, con enormi e nuove possibilità!»
La titletrack fa riferimento anche alla grande recessione. Gli altri brani trattano invece temi come la primavera araba (in Deter the Tyrant), il disastro petrolifero del Golfo del Messico (in Deep Water Horizon) la strage di Utøya (in Internal Warfare, dedicato alle vittime di Anders Breivik), la libertà d'informazione e il controllo dei media nei regimi dittatoriali (in Monopoly on Truth), varie sfaccettature della psicologia umana nei momenti di crisi emotiva (in Stay the Course e Avalanche), e il suicidio secondo visto attraverso varie motivazioni e culture (in Serenade of Self-Destruction). Non mancano tuttavia testi più personali e legati al vissuto dei componenti del gruppo: Delirium tratta del periodo affrontato dalla Simons mentre era malata di MRSA, mentre Storm the Sorrow parla di come affronta le critiche e i continui insulti via internet.
Stile musicale
Secondo parte della critica, l'album risulta più bilanciato e maturo rispetto alle precedenti pubblicazioni degli Epica.[23][24][25] Le linee vocali più orecchiabili e pop potrebbero far pensare a un alleggerimento delle sonorità, tuttavia sono presenti numerosi elementi death e thrash.[26][27][28][29] Sono state maggiormente valorizzate soprattutto le influenze progressive metal, creando così brani dalle strutture complesse, dinamiche al loro interno e poco prevedibili, con parti aggressive e violente alternate da altre acustiche e calme.[26][30][31] Le chitarre inoltre assumono un ruolo ancora più importante rispetto al precedente Design Your Universe e sfruttano anche tecniche come con utilizzo anche di tremolo picking e palm mute, mentre le tastiere presentano uno stile maggiormente progressive e le orchestrazioni sono state messe in secondo piano. Sono presenti anche parti power, doom, melodie arabeggianti e discreti passaggi elettronici.[27][32][33]
Per quanto riguarda il comparto vocale, Simone Simons assume un ruolo predominante mentre la voce death di Jansen ricopre un ruolo secondario rispetto alla precedenti pubblicazioni. Il modo in cui si alternano voce pulita, voce death e cori è stato definito «eccentrico» e «originale», caratterizzato da repentine interruzioni e cambi improvvisi.[23][32] Sono inoltre stati usati dei campionamenti: in Deter the Tyrant di un discorso di Gheddafi e in Serenade of Self-Destruction di spezzoni di servizi telegiornalisti riguardanti suicidi e attentati kamikaze.
Un elemento che invece è stato criticato da una parte della stampa è la produzione, definita da alcuni fredda, priva di mordente o energia, troppo scarna e con orchestrazioni troppo sacrificate; proprio la produzione secondo alcuni fa sembrare Requiem for the Indifferent meno adrenalinico e aggressivo di Design Your Universe.[34][35] Anche Mark Jansen, nel 2022, ha ammesso di non ritenere adeguato il missaggio di Requiem for the Indifferent, con particolare riferimento al suono delle chitarre; inoltre a molti acquirenti è stato erroneamente inviato un CD con la versione strumentale di Serenade of Self-Destruction.[36]
Promozione
Il 3 febbraio 2012 il gruppo ha pubblicato per il download digitale il singolo Storm the Sorrow, caratterizzato da linee vocali melodiche e influssi elettronici.[37] Il relativo videoclip, girato al termine dello stesso mese ad Amsterdam, è stato pubblicato il 24 aprile.[37]
Il tour mondiale è partito il 10 marzo 2012 e, in Europa, come gruppi di gruppi d'apertura si sono alternati gli Stream of Passion, gli Xandria, i Voices of Destiny, i Katatonia e i ReVamp. Nel tour nordamericano, invece, le band spalla scelte sono state gli Alestorm, gli Insomnium e i System Divide. Per la prima volta gli Epica hanno tenuto concerti anche in vari Stati dell'Oceania, del Sud-est asiatico e dell'Asia orientale. Il tour ha compreso anche vari festival di cui una buona parte da headliner.[38] I concerti tenuti in Messico hanno permesso agli Epica di venire candidati, nell'ottobre 2013, nella categoria "Best Alternative" del premio Lunas del Auditorio.[39]
In occasione del decimo anniversario della nascita degli Epica, la band ha celebrato l'evento con un grande concerto insieme a un'orchestra di settanta elementi e a un coro di quaranta, gli stessi presenti nello show del The Classical Conspiracy - Live in Miskolc, Hungary. L'evento, chiamato Retrospect - 10th Anniversary, si è svolto il 23 marzo 2013 al Klokgebouw di Eindhoven ed è stato ricco di effetti speciali e di ospiti internazionali. Durante il concerto, gli Epica si sono esibiti con canzoni provenienti da tutti e cinque i loro album fino ad allora pubblicati e con un nuovo inedito. Retrospect - 10th Anniversary è durato circa tre ore e quindi è stato il concerto più lungo della carriera degli Epica. Inoltre è stato possibile seguirlo in streamingHD tramite la piattaforma online Live Music Stage.[40][41] Essendo stato registrato, Retrospect - 10th Anniversary è stato poi pubblicato in due versioni, una con tre DVD e due CD e l'altra con due BD e due CD.[42]
A partire dal primo luglio 2013, gli Epica hanno interrotto momentaneamente le attività dal vivo per permettere a Simone Simons di portare a termine la gravidanza,[43] avvenuta il 2 ottobre del medesimo anno.[44]