Membro del Partito Democratico, era uno degli esponenti di spicco dell'ala conservatrice della coalizione elettorale Concordancia[1]. Castillo fu una delle principali figure nel cosiddetto decennio infame, periodo caratterizzato da brogli elettorali e corruzione sistematica .
Biografia
Castillo si è laureato in legge all'Università di Buenos Aires (UBA) e ha poi intrapreso la carriera giudiziaria. Raggiunse la Camera d'Appello di diritto commerciale prima di ritirarsi e dedicarsi all'insegnamento. È stato professore e rettore dell'UBA tra il 1923 e il 1928.
Dal 1938 al 1942, Castillo fu vicepresidente dell'Argentina sotto il presidente Roberto M. Ortiz che, come candidato di Concordancia, si era aggiudicato le elezioni grazie a numerosi brogli. Dal 3 luglio 1940 al 27 giugno 1942 ricoprì la carica di Presidente ad interim a causa della malattia del Presidente Ortiz, che si dimise solo meno di un mese prima della sua morte. Castillo mantenne la neutralità dell'Argentina durante la seconda guerra mondiale. Fu rovesciato dal colpo di Stato militare della Rivoluzione del '43 nel bel mezzo di un impopolare tentativo di imporre Robustiano Patrón Costas come suo successore.