Iniziò come attore teatrale sui palcoscenici filodrammatici della capitale da dilettante, e nel 1909, all'età di 28 anni, passò come professionista nella compagnia di Alfredo Sainati. Lì conobbe quella che nel 1912 diventa sua moglie, l'attrice Aidé Sainati, sorella del direttore. Nel 1914 fa il suo esordio sul grande schermo nel periodo muto e nel 1919 passa alla casa di produzione diretta da Enrico Guazzoni, generalmente interpretando ruoli da vilain. Negli anni venti, causa la grande crisi del cinema italiano, è costretto a emigrare in Germania, dove recita in numerosi film fino al 1930, quando con l'avvento del sonoro rientra in Italia, apparendo ancora in diversi film come caratterista. Nel dopoguerra le sue apparizioni sono più saltuarie; si ritira una prima volta nel 1950 per ricomparire nove anni più tardi per le sue ultime interpretazioni. Esperto di trucco cinematografico, nel 1937 ottiene la cattedra di insegnante truccatore al Centro sperimentale di cinematografia di Roma. Anche il figlio Mario Van Riel diventerà truccatore.