Porta Giovia fu una delle porte minori (o pusterle) poste sul tracciato medievale delle mura medievali di Milano, verso nord-ovest. Prendeva il nome dall'antica Porta Giovia romana.
Storia
Sorgeva in uno spazio delle mura rafforzato militarmente con la costruzione della Rocca Giovia (1358-1368), scomparendo nella struttura insieme con la vicina Pusterla delle Azze. Della pusterla da allora non è rimasta più traccia, neppure sui documenti.
Già nel 1288 tuttavia Bonvesin de la Riva non la menziona nell'elenco delle porte della città, che fa nel suo De magnalibus Mediolani.[1]
In questa località i Visconti, attorno alla Rocca originaria, costruirono un vero e proprio Castello di Porta Giovia, che venne distrutto nel periodo della Repubblica Ambrosiana e ricostruito sulle rovine dagli Sforza, divenendo quello che è oggi conosciuto come Castello Sforzesco.
Note
^Bonvesin de la Riva, De Magnalibus Mediolani (1288), Pontiggia ed. Bompiani, 1974 - Capitolo II, capo VI