Tre località degli Stati Uniti d'America sono utilizzabili come piste di atterraggio dello Space Shuttle. Ogni sito è dotato di una o più piste di lunghezza sufficiente per il rallentamento di una navicella spaziale di ritorno dallo spazio. Il sito di atterraggio principale è lo Shuttle Landing Facility del Kennedy Space Center che dispone di una pista di atterraggio costruita appositamente per questo scopo. Esistono dei luoghi di atterraggio trans-oceanici nel caso si dovesse abortire (Transoceanic Abort Landing (TAL)) il lancio per un'emergenza.
La Shuttle Landing Facility (SLF) presso il Kennedy Space Center in Florida è dotata di una pista singola (15/33) lunga 4,572 m.[1] È chiamata pista 15 o 33 a seconda della direzione di utilizzo. Il primo atterraggio presso la SLF è avvenuto per la missione STS-41-B nel 1984, gli atterraggi sono poi stati sospesi l'anno successivo dopo la missione STS-51-D che ha riportato una rottura dei freni e di una ruota.[2]. Gli atterraggi sono stati ripresi nel 1990.
L'Edwards Air Force Base in California è stata il luogo dei primi atterraggi dello Space Shuttle ed è ora utilizzata come seconda scelta dopo la Shuttle Landing Facility del Kennedy Space Center. Molte piste sono realizzate su di un lago asciutto.[4] In aggiunta sono presenti anche piste in cemento. Lo Space shuttle atterra sulle piste del lago asciutto 05/23, 15/33 e 17/35. Inoltre sono qui atterrati tutti i cinque voli dello Space Shuttle Enterprise.