Pietro Lanza di Trabia

Pietro Lanza Branciforte Galeotti
Il principe Pietro Lanza di Trabia negli anni 1910
Principe di Trabia
Principe di Butera, Principe di Pietraperzia, Principe di Leonforte, Principe di Santo Stefano di Mistretta, Principe di Scalea, Principe di Scordia, Principe di Catena, Principe di Campofiorito, Duca di Camastra, Duca di Santa Lucia, Duca di Branciforte, Marchese di Militello, Marchese di Barrafranca, Marchese della Ginestra, Marchese di Misuraca, Conte di Mazzarino, Conte di Mussomeli, Conte di Raccuja, Conte di Sommatino, Grande di Spagna
Stemma
Stemma
In carica1868 –
1929
PredecessoreGiuseppe Lanza Branciforte Spinelli
SuccessoreOttavio Lanza Branciforte Galeotti
Nome completoPietro Bonaventura Maria Giuseppe Stefano Ercole Ottavio Firenze Nicola Ignazio Salvatore Emanuele Teofilo Gioacchino Lanza Branciforte[1][2]
TrattamentoDon
Altri titoliBarone di Dorilli, di Rigiulfo, di Fontana Murata, del Biviere di Lentini, di Imbrici, di Valguarnera Radali, Signore di Dammisa, di Santa Maria di Niscemi, di Occhiolà
NascitaFirenze, 18 agosto 1862
MortePalermo, 16 ottobre 1929 (67 anni)
DinastiaLanza
PadreGiuseppe Lanza Branciforte Spinelli
MadreSofia Galeotti
ConsorteGiulia Florio d'Ondes
FigliGiuseppe
Ignazio
Manfredi
Sofia
Giovanna
ReligioneCattolicesimo
Pietro Lanza di Trabia

Senatore del Regno d'Italia
Durata mandato24 novembre 1913 –
16 ottobre 1929
Capo di StatoRe Vittorio Emanuele III
Legislaturadalla XXIV alla XXVIII
Sito istituzionale

Deputato del Regno d'Italia
LegislaturaXVIII, XIX, XX, XXI, XXII, XXIII
CollegioPalermo III
Sito istituzionale

Dati generali
Partito politicoDestra storica
Titolo di studioLaurea in giurisprudenza
UniversitàUniversità degli Studi di Torino
ProfessionePossidente

Pietro Lanza Branciforte Galeotti, principe di Trabia (Firenze, 18 agosto 1862Palermo, 16 ottobre 1929), è stato un nobile e politico italiano.

Biografia

Nacque a Firenze il 18 agosto 1862 da Giuseppe, X principe di Trabia (1833-1868), e dalla di lui consorte la nobildonna fiorentina Sofia Galeotti (1839-1936), Dama di Palazzo della Regina d'Italia, di cui era il primo di tre figli.[2][3] Poco dopo la nascita, si stabilì con la famiglia a Palermo nella Villa Trabia, e nel 1868, ancora bambino succedette nei numerosi titoli nobiliari al padre, morto prematuramente in quell'anno durante un soggiorno a Monaco di Baviera.[4]

Laureato in giurisprudenza, il Principe di Trabia si diede alla politica iniziando come consigliere comunale di Palermo, e nel 1892 si candidò tra le file della Destra storica alle elezioni politiche per la Camera dei Deputati, nel collegio elettorale di Palermo III, ed avendo ottenuto 1.508 preferenze riuscì a farsi eleggere.[5][1] Alle successive elezioni del 1895, oltre che al collegio Palermo III, si candidò anche in quello di Serradifalco dove fu sconfitto da Giovanni Roxas, ma ottenne rielezione con quello della sua città con 1.087 preferenze.[5] In seguito si ricandidò al medesimo collegio per le successive legislature e rieletto, fino al 1909, restando a Montecitorio fino al 1913, in cui ebbe la nomina a Senatore del Regno d'Italia.[1]

Nel 1898, fu tra i soci fondatori della Società Cantieri Navali Bacini e Stabilimenti Meccanici Siciliani, promossa dai Florio.[6]

Morì a Palermo il 16 ottobre 1929, all'età di 67 anni.[1] Essendogli premorti i tre figli maschi Giuseppe, Ignazio e Manfredi, gli succedette nei titoli il fratello minore Ottavio, duca Lanza Branciforte.[7]

Matrimoni e discendenza

Pietro Lanza Branciforte, XI principe di Trabia, nel 1885 sposò la borghese Giulia Florio d'Ondes[2], figlia dell'armatore Ignazio e della baronessa Giovanna d'Ondes Trigona, da cui ebbe i seguenti figli:

Onorificenze

Note

  1. ^ a b c d Fascicolo personale (PDF), su notes9.senato.it. URL consultato il 25-06-2020.
  2. ^ a b c (FR) Almanach de Gotha, Perthes, 1911, p. 496.
  3. ^ a b V. Spreti, Enciclopedia storico-nobiliare italiana, vol. 4, Forni, 1981, p. 54.
  4. ^ M. Lanza, Ramo naturale Lanza di Trabia dal principe Giuseppe (1833-1868): lettere di famiglia, in Archivio storico siciliano, vol. 30, Società Siciliana di Storia patria, 2004, p. 184.
  5. ^ a b Statistica delle elezioni generali politiche. 26 maggio e 2 giugno 1895, Tipografia Bertero, 1895, pp. 19, 68.
  6. ^ R. Raspagliesi, Guido Jung. Imprenditore ebreo e ministro fascista, FrancoAngeli, 2013, p. 62.
  7. ^ F. Paternò Castello di Carcaci, Corpus Historiae Genealogicae Siciliae, in Rivista del Collegio Araldico, vol. 32, Collegio Araldico, 1934, pp. 64-71.

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