Le pietre d'inciampo (in tedescoStolpersteine) sono un'iniziativa dell'artista tedescoGunter Demnig per depositare nel tessuto urbanistico e sociale delle città europee una memoria diffusa dei cittadini deportati nei campi di sterminionazisti. Tale progetto ha avuto inizio nel 1992 e consiste nell'incorporare nel selciato stradale delle città, davanti alle ultime abitazioni delle vittime di deportazioni, dei blocchi in pietra ricoperti da una piastra di ottone posta sulla faccia superiore.
^In questa pagina sono elencate esclusivamente le pietre d'inciampo censite che sono di esplicito riferimento al progetto pan-europeo di Gunter Demnig. Si intendono quindi escluse tutte le iniziative locali che pur richiamandosi alle pietre d'inciampo non ne rispettano i criteri base di intitolazione. Le fonti sono indicate nelle voci di dettaglio regionale, provinciale e cittadino.
^A Napoli due pietre d'inciampo sono dedicate rispettivamente a Sergio De Simone, Luciana Pacifici e Paolo Procaccia.
^Ad Ugo Milla sono dedicate due pietre d'inciampo, una a Milano ed una a Vignola (MO).
^A Roberto Bachi sono dedicate due pietre d'inciampo, una a Langhirano (PR) e una a Ravenna
^A Giorgio Nullo Foà e Luigi Longhi sono dedicate due pietre d'inciampo ciascuno, tutte posate a Parma.
^A Renzo Mosé Levi sono dedicate due pietre d'inciampo, una a Soragna (PR), l'altra a Parma.
^A Umberto Montanari sono dedicate due pietre d'inciampo, una a Cavriago (RE) e un'altra a Siegen (D)
^Di cui 2 pietre d'inciampo dedicate collettivamente rispettivamente agli anziani deportati dalla Casa Israelitica di Riposo e ai pazienti deportati dell'Ospedale Psichiatrico di San Servolo
^La tabella (non esaustiva) censisce 3020 Pietre d'inciampo posate in Italia, distribuite su 360 Comuni, intitolate a persone fisiche, oltre a 18 intitolate a persone fisiche ma già presenti in altra località ed altre 5 Pietre d'Inciampo intitolate a gruppi di deportati; inoltre sono posate anche due Soglie d'Inciampo.