Pianeti extrasolari confermati della costellazione della Corona Australe

Mappa della costellazione della Corona Australe

Di seguito un prospetto degli esopianeti confermati appartenenti alla costellazione della Corona Australe

Questa lista è aggiornata al 3 settembre 2015, ed è basata sul database dell'Enciclopedia dei Pianeti Extrasolari (EPE).[1] Per le stelle ospitanti con più nomenclature possibili è stata scelta quella di maggiore utilizzo comune, e ciò risulta in alcune incongruenze di nomenclatura tra questa voce e l'EPE, oltre alla correzione di alcuni refusi. Ogni pianeta è elencato con i suoi principali parametri fisici, insieme ai dati essenziali della sua stella ospite. I dati con un asterisco indicano un parametro che è stato possibile stimare tramite semplici leggi matematiche: gli spettri stellari per confronto con stelle molto simili, mentre periodi e semiassi utilizzando le leggi di Keplero. Alcuni dati qui elencati mancano nella Enciclopedia, ma sono stati trovati su altre pubblicazioni.[2]

Le stelle sono ordinate inserendo per prime quelle che hanno la nomenclatura di Bayer (le lettere greche, es.β Cnc), poi quelle recanti un numero prima della sigla della costellazione (es. 70 Vir) e poi quelle che hanno una o due lettere maiuscole prima della sigla della costellazione (es. RR Cae).

A seguire i vari cataloghi stellari, in ordine strettamente alfabetico, dando la precedenza alle sigle che iniziano per un numero (es. 2M 2140+16 è posto prima di BD+48 738).

Contatore

Sono presenti 2 pianeti confermati in 2 sistemi stellari (0 multipli).

Stella Ascensione
retta
Declinazione Costellazione Magn.
app.
Distanza (pc) Tipo
spettro
Pianeta Massa
(MJ)
Raggio
(RJ)
Periodo
rivoluzione

(g)
Semiasse
maggiore

(UA)
Eccentricità
orbitale
Metodo di individuazione Anno
scoperta
HD 166724 18h 14m 00s -42° 34′ 31″ Corona Australe 9,31 42,3 K0 IV b 3,53 - 8100 5,42 0,734 Velocità radiali 2011
MOA-2007-BLG-197L 18h 07m 05s -37° 56′ 47″ Corona Australe - 4170 - b 41,0 - - 4,29 - Microlensing 2015

Note

  1. ^ Jean Schneider, Enciclopedia dei Pianeti Extrasolari, su exoplanet.eu. URL consultato il 5 settembre 2015.
  2. ^ Riferirsi alle voci dei singoli oggetti per le fonti
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