La formazione e l’esperienza di Nanz coprono in particolare questioni di attualità, come le trasformazioni verso la sostenibilità (cambiamento climatico, biotecnologie, transizione energetica, stoccaggio finale dei rifiuti nucleari)[2], la teoria democratica (partecipazione pubblica, governance transnazionale e integrazione europea)[3], il governo aperto e l’innovazione amministrativa[4].
Biografia
Patrizia Nanz è cresciuta bilingue (tedesco-italiano) a Monaco di Baviera. Dal 1984 al 1990 ha studiato filosofia, storia e letteratura a Monaco e Francoforte sul Meno. Ha seguito una formazione giornalistica presso l'Istituto per la Promozione dei Giovani Giornalisti e a partire dal 1991 ha lavorato come editrice di scienza e saggistica presso S. Fischer Verlag (Francoforte) e Feltrinelli Editore (Milano).
Nanz ha poi ottenuto nel 2001 un dottorato in Scienze politiche e sociali presso l'Istituto Universitario Europeo, difendendo una tesi sulla sfera pubblica europea[4] dal titolo "Europolis : constitutional patriotism beyond the nation-state" (Commissione: Philippe C. Schmitter, Jürgen Habermas, Charles Sabel, Peter Wagner)[5].
Dopo essere stata ricercatrice presso il Max Planck Institute for Research on Collective Goods di Bonn e Visiting Research Fellow presso il Massachusetts Institute of Technology, è stata professoressa di teoria politica presso l'Università di Brema[6].
Nel 2009 è co-fondatrice di Participedia, una piattaforma wiki collaborativa globale dedicata alle innovazioni democratiche[7].
La sua carriera combina un curriculum scientifico con una vasta esperienza di leadership.
Tra il 2013 e il 2016, Patrizia Nanz ha diretto l’area di ricerca “Cultura della Partecipazione” presso l’Istituto di Studi Avanzati in Scienze Umane di Essen.
Tra il 2016 e il 2021 è stata direttrice scientifica dell'Istituto per gli Studi Avanzati di Sostenibilità (IASS) di Berlino, docente di studi di sostenibilità trasformativa presso l'Università di Potsdam[2], e co-presidente della Piattaforma Scientifica Sostenibilità 2030, una piattaforma interdisciplinare di ricerca e dialogo a sostegno dell’attuazione degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite in Germania[8]
Nel febbraio 2021 è stata nominata Vicepresidente dell’Ufficio Federale Tedesco per la Sicurezza nella Gestione dei Rifiuti Nucleari (BASE)[9], dove ha diretto il Collaborative Governance Lab (CO:LAB).
Tra il 2021 ed il 2024 ha invece co-diretto il Forum franco-tedesco per il Futuro (RIFS)[6][10].