Latitante dal maggio 1993, ricercato per associazione di stampo mafioso, omicidio, occultamento di cadavere, concorso in omicidio plurimo e traffico di sostanze stupefacenti, inserito per oltre 16 anni nell'elenco dei 30 latitanti più pericolosi a livello nazionale, è stato arrestato il 1° novembre 2009 dai Carabinieri. Si nascondeva in un casolare di Sperone piccolo comune della provincia di Avellino al confine con il napoletano, dove è stato sorpreso insieme ad uno dei suoi fratelli. Il giorno precedente era stato arrestato dalla polizia un altro suo fratello, Salvatore, anch'egli latitante.[2][3]
Dopo l'arresto di Pasquale la polizia ha arrestato l'imprenditore Andrea Grandi, accusato di aver ospitato Russo per mesi in una delle sue case. Tuttavia, quando è stato interrogato in aula, il capo ha dichiarato di non conoscere Grandi.[4]
Il 20 maggio 2019 suo figlio Antonio Russo è stato arrestato.[5]