Dopo un'estate problematica a causa delle difficoltà nel reperimento del budget e nell'adeguare l'impianto di gioco agli standard della serie A, la prima stagione nel massimo campionato della Nuova Sebastiani inizia regolarmente. Viene siglato un accordo con Solsonica per una sponsorizzazione triennale e i lavori di ristrutturazione del PalaSojourner vengono completati appena prima dell'esordio casalingo contro l'Olimpia Milano.
Confermato Lino Lardo come capo allenatore, della squadra che ha centrato la promozione l'anno precedente rimangono Davide Bonora, Michele Mian, Patricio Prato e Wade Helliwell, oltre a Massimiliano Rizzo e Mattia Cavoli per la panchina.
Si rinnova il reparto extracomunitari, partiti Marcus Melvin e Joe Troy Smith, arrivano gli statunitensi Morris Finley, Russell Carter e LeRoy Hurd oltre al senegalese Pape Sow dai Toronto Raptors.
A completare il roster Mario Gigena, Tuukka Kotti, il giovane Roberto Pappalardo ed Antonio Livera che dalle giovanili troverà lo spazio per due presenze.
Il campionato della Sebastiani parte il 6 ottobre al PalaSojourner con la seconda giornata a causa del rinvio della partita con la Benetton per l'indisponibilità dei trevigiani, l'inizio è promettente: Finley dimostra di essere un grande realizzatore, Sow si fa notare per l'incredibile atletismo, Hurd conferma di essere un giocatore solido ed affidabile, e nel complesso tutta la squadra gira a dovere.
La prima parte del campionato è caratterizzata da ottime prove in casa alternate a partite deludenti in trasferta, questo fino al match del Palalottomatica contro la Virtus Roma quando la Sebastiani trascinata da oltre duemila sostenitori si impone per 86 a 76. La partita seguente arriva però anche la prima sconfitta casalinga subita da Udine, tuttavia il cammino tra alti e bassi prosegue positivamente fino alla penultima giornata dell'andata quando inizia una serie di quattro sconfitte di fila che culmina nella partita di Assago contro l'Olimpia. Dopo questa partita i primi cambiamenti nel roster, Pape Sow tra i protagonisti della prima parte di stagione viene ceduto al Prokom in Polonia, rinuncia che porta un beneficio economico grazie al buy out incassato ed al risparmio sul pesante ingaggio del senegalese, buone le sue cifre soprattutto a rimbalzo settore in cui la Sebastiani soffrirà per la restante parte del campionato, tra i lati negativi l'individualismo che lo portava spesso a dimenticare i compagni ed a cercare la soluzione personale. Parte anche Russell Carter che nonostante alcune buone qualità mostrate, in special modo nella fase difensiva, non convince pienamente lo staff tecnico.
La domenica successiva a Biella viene colta la vittoria più sorprendente della stagione con un organico ridotto all'osso in attesa della sostituzione dei due giocatori partiti. Arrivano quindi Filip Videnov guardia bulgara di buona tecnica ma un po' arrugginito a causa della lunga assenza dai campi per infortunio e Nelson Ingles play chiamato a dare una mano a Bonora e Finley che avevano avuto qualche problema fisico, viene ingaggiato anche Steven Smith per sostituire Sow ma il suo esordio verrà rinviato di un paio di settimane a causa di un problema con il tesserameto e sarà concomitante con quello di Alejandro Gómez chiamato a rinforzare il reparto lunghi. La squadra gioca bene rimanendo sempre a ridosso della zona play-off, i cambi portano un miglioramento nel gioco di squadra ma si perde in intensità e nel gioco vicino a canestro in quanto Smith tende a giocare da esterno e pur difendendosi bene non ha la presenza di Sow a rimbalzo. Alla ventisettesima giornata la partita casalinga con Siena, dominatrice assoluta del campionato, rappresenta forse il momento decisivo della stagione, la Sebastiani gioca probabilmente la sua miglior partita ma non basta a battere i fortissimi toscani che passano per un solo punto.
Le speranze playoff si riducono e nelle ultime sette gare arriva una sola vittoria, quella della salvezza matematica contro la Virtus Bologna al PalaSojourner.