Nero è l'albero dei ricordi, azzurra l'aria

Nero è l'albero dei ricordi, azzurra l'aria
1ª ed. originale2004
Genereromanzo
Lingua originaleitaliano
Ambientazione1941

Nero è l'albero dei ricordi, azzurra l'aria è un romanzo di Rosetta Loy pubblicato nel 2004 da Einaudi e vincitore l'anno successivo del Premio Bagutta.[1]

Il titolo del libro è ispirato a un verso della poetessa statunitense Sylvia Plath.

Per la narrazione della campagna del Nordafrica l'autrice ha attinto al Diario di Giovanni Schisano.[2]

Trama

Una famiglia romana attraversa gli anni del Dopoguerra e del boom economico. Il padre assiste impotente al tracollo della sua azienda. Il figlio Ludovico, pur lottando a lungo, riuscirà solo dopo molte peripezie a raggiungere una posizione stabile. La morte del padre e della figlia Lucia - innamoratasi di un sottotenente tedesco - segnano un drammatico punto di svolta. La madre non rinuncia ai suoi vizi e alle sue passioni, e vive sperperando il patrimonio rimasto. La figlia Giulia diventa custode delle memorie famigliari.

Note

  1. ^ Rosetta Loy, Gli anni fra cane e lupo - Letteratura, su Rai Cultura. URL consultato il 3 agosto 2024.
  2. ^ Dovere di testimonianza. A colloquio con Rosetta Loy (PDF), su epaper.coopzeitung.ch. Cfr. Giovanni Schisano, su archiviodiari.it, Fondazione Archivio Diaristico Nazionale.

Collegamenti esterni

  Portale Letteratura: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di letteratura