È co-presidente dell'azienda produttrice di videogiochistatunitenseNaughty Dog, conosciuto principalmente per i suoi lavori svolti nei videogiochi The Last of Us e l'intera serie di Uncharted. È nato e cresciuto fino all'età di 10 anni in Israele, dove le sue esperienze nell'ambito dell'intrattenimento hanno influenzato le sue tecniche di narrazione. Ha studiato informatica presso l'Università Carnegie Mellon, prima di trovare lavoro nell'ambito dei videogiochi.
Druckmann ha ricevuto grandi apprezzamenti per il suo lavoro in The Last of Us, ricevendo premi e candidature per i suoi contributi, inclusi due BAFTA Awards, due DICE Awards e tre WGA Awards.
Biografia
Druckmann è nato il 5 dicembre 1978 in Israele da Judy e Jerry Druckmann.[1] In giovane età il fratello maggiore di Neil, Emanuel, gli mostrò fumetti, videogiochi e film; queste forme di intrattenimento, in modo particolare i videogiochi della Sierra Entertainment e LucasArts, lo aiutarono a studiare inglese. Fu particolarmente interessato allo storytelling, e scrisse alcuni fumetti.
Druckmann visse a Tallahassee, Florida, dove ben presto divenne assistente ricercatore presso l’Università statale della Florida. Egli dedicò un anno al lavoro universitario nella Visualization Lab nella School of Computational Science and Information Technology, cominciata a luglio del 2002. Durante questo periodo, egli iniziò a sviluppare il gioco Pink-Bullet, per Linux e Microsoft Windows, con alcuni amici. Dopo aver scelto una classe di programmazione, Druckmann si rese conto che questa fosse la sua strada, e così nel dicembre del 2002 iniziò il percorso per ottenere il titolo di Bachelor of Computer Science, conseguito poi l’anno seguente.
Druckmann andò a Pittsburgh, dove frequentò l’Università di Carnegie Mellon; nell’agosto del 2003, cominciò il master in Entertainment Technology, che ottenne nel 2005 dall’Entertainment Technology Center. Nell’aprile del 2004, Druckmann sviluppò il gioco Dikki Painguin in: TKO for the Third Reich per la Nintendo Entertainment System come studente alla Carnegie Mellon in collaborazione con il compagno di classe Allan Blomquist.
Carriera
Alla Game Developers Conference, Druckmann incontrò il co-fondatore della Naughty Dog, Jason Rubin. Nel 2004, Druckmann entrò a far parte della Naughty Dog come stagista programmatore, prima di essere promosso a tempo pieno come “gameplay programmer” alcuni mesi dopo. Durante lo sviluppo di Jak 3 (2004) e Jak X: Combat Racing (2005), Druckmann continuò a chiedere al co-presidente Evan Wells di spostarlo nel design team. Wells dapprima fu trattenuto nella decisione di spostarlo perché egli era stato inizialmente assunto come programmatore, ma in seguito ha accettato di esaminare i lavori di design di Druckmann solo se li avesse completati dopo l’orario di lavoro. Dopo lo sviluppo di Jak X, Wells alla fine dedusse l'abilità di Druckmann nel campo del design, e gli assegnò così il ruolo di game designer per lo sviluppo di Uncharted: Drake's Fortune (2007). In questa posizione, egli lavorò a stretto contatto con Amy Hennig per scrivere la storia di Uncharted, prima di lavorare su Uncharted 2: il covo dei ladri (2009) come guida del design team, diventando sempre più coinvolto nella scrittura principale del gioco. Druckmann lavorò anche sul design originale e sulla storia di Jak and Daxter: Una sfida senza confini (2009) prima dell'abbandono del gioco da parte della Naughty Dog; High Impact Games completò lo sviluppo.
Nel 2009, Druckmann lavorò sul cortometraggio animato Uncharted: Eye of Indra, come scrittore e direttore. Un prequel di Drake's Fortune, Eye of Indra racconta la storia di Nathan Drake prima degli eventi del primo gioco.[2] Il primo romanzo grafico di Druckmann, A Second Chance at Sarah, è stato pubblicato dall'Ape Entertainment nel febbraio 2010. Con le illustrazioni dell'artista Joysuke Wong, il romanzo mostra l'interesse di Druckmann di viaggiare indietro nel tempo per incontrare sua moglie in età più giovane. "C'è qualcosa di carino e poetico in questa idea", spiegò Druckmann. Egli sentiva che condivideva molte somiglianze con il protagonista del romanzo, Johnny, e che "molti difetti e paure di Johnny derivano dalle proprie (sue) carenze". Il fumetto è stato rilasciato originariamente il 24 febbraio 2010; i critici hanno apprezzato in modo particolare le illustrazioni di Wong, nonché lo sviluppo e la scrittura di Druckmann.
Dopo lo sviluppo di Uncharted 2, Naughty Dog si divise in due squadre per lavorare contemporaneamente sui progetti. Una squadra lavorò su Uncharted 3: L'inganno di Drake, i co-presidenti Evan Wells e Christophe Balestra scelsero Druckmann e Bruce Straley per guidare lo sviluppo di un nuovo gioco; Druckmann fu scelto per la sua determinazione e per il suo talento nel design. Anche se essi furono originariamente scelti per sviluppare un nuovo gioco per la serie Jak e Daxter, la squadra ha ritenuto di "non fare servizio ai fans del franchise" e ha deciso di creare un nuovo gioco, intitolato The Last of Us.
Quando concepì le idee per The Last of Us, Druckmann utilizzò un concetto che creò quando fu studente alla Carnegie Mellon University. La sua idea era di unire il gioco Ico (2001) in una storia ambientata durante un'apocalisse zombie, come quella di La notte dei morti viventi (1968), con un protagonista simile a John Hartigan di Sin City (1991-2000). Il protagonista, un poliziotto, avrebbe il compito di proteggere una ragazza; tuttavia, a causa della condizione cardiaca del protagonista, i giocatori spesso assumono il controllo della ragazza, invertendo i ruoli. Egli ha basato The Last of Us su questo concetto, sostituendo il poliziotto con Joel, e chiamando la ragazza, Ellie. Druckmann scrisse The Last of Us con l'intenzione di avere la storia "radicata nella realtà", una partenza sconvolta dalla precedente sensazione "leggera e sciolta" della Naughty Dog. "Aveva bisogno di avvicinarsi a un po' più dark [di Uncharted] per esplorare un tema più triste", ha spiegato. Prima di dirigere il gioco, Druckmann ha preso lezioni di recitazione al fine di "parlare con [gli attori] nella stessa lingua". Il gioco è stato distribuito il 14 giugno 2013 al successo di critica, con particolare elogio diretto verso il lavoro di Druckmann sulla storia. Ha ottenuto numerosi riconoscimenti per il suo lavoro sul gioco, inclusi un BAFTA, un DICE Award, un Game Developers Choice Awards, un Golden Joystick Award e un Writers Guild of America Award.
Druckmann ha lavorato più avanti sul DLC The Last Of Us: Left Behind, un prequel incentrato sul rapporto di Ellie con la sua amica Riley, il quale è stato accolto al successo di critica.[3][4] Ha ottenuto ulteriori riconoscimenti per il suo lavoro su Left Behind, tra cui un secondo BAFTA e Writer Guild of America Award. In particolare, è stato elogiato per la scrittura di una scena che coinvolge un bacio tra due personaggi femminili, la quale è stata definita "un importante punto di svolta" per i videogiochi. Ha anche co-scritto le quattro miniserie di fumetti The Last Of Us: American Dreams, con lo scrittore e artista Faith Erin Hicks. È stato pubblicato dalla Dark Horse Comics, con il primo numero pubblicato nell'aprile 2013, ed è stato elogiato per la scrittura di Druckmann e lo sviluppo del personaggio, così come le illustrazioni semplicistiche Hicks.
Dopo la partenza di Hennig da Naughty Dog nel marzo 2014, è stato annunciato che Druckmann e Straley lavoravano rispettivamente su Uncharted 4: Fine di un ladro (2016) rispettivamente come direttore creativo e game-director. I primi rapporti hanno affermato che Hennig è stato "costretta a lasciare" la Naughty Dog per Druckmann e Straley, anche se i co-presidenti Evan Wells e Christophe Balestra successivamente lo negarono. Druckmann co-scrisse la storia accanto a Josh Scherr; Druckmann considerava Scherr "il divertente", permettendogli di scrivere l'umorismo di Uncharted 4 a causa dell'impossibilità di Druckmann a scrivere scherzi. Egli ha apprezzato la collaborazione di scrivere su Uncharted 4, avendo scritto The Last of Us quasi completamente indipendentemente. Il gioco è stato distribuito il 10 maggio 2016 al successo di critica, con la continua lode diretta verso la storia. È stato premiato come Best Narrative al The Game Awards 2016, e Outstanding Achievement in Videogame Writing al 69° Writers Guild of America Awards.[5]
Nel marzo 2014, Sony ha annunciato che Druckmann stava scrivendo un adattamento cinematografico di The Last of Us, prodotto da Sam Raimi e distribuito da Screen Gems. Nel gennaio 2015, Druckmann aveva scritto la seconda bozza del copione, ed effettuato una lettura con alcuni attori. Pochi lavori si sono verificati in seguito, Druckmann ha affermato nell'aprile del 2016 che il film era entrato nell'inferno dello sviluppo.[6] Druckmann successivamente ha co-scritto un sequel del primo gioco, intitolato The Last of Us: Part II, al fianco di Halley Gross; Straley non tornerà a co-dirigere il gioco. Il gioco è uscito il 19 giugno 2020.[7]
Il 4 dicembre 2020 viene nominato co-presidente della compagnia.[9]
Stile di scrittura
La filosofia di scrittura di Druckmann, che realizzò mentre parlava all'autore di videogiochi Cory Barlog, è "storia semplice, personaggi complessi"; Druckmann non ama i videogiochi con un'esposizione complicata, ma si diverte a scrivere complesse relazioni dei personaggi.[10] Durante la sua scrittura, Druckmann si avvicina a scene che si concentrano su ogni personaggio, tentando di entrare nella mentalità di ogni singolo personaggio. Egli prova a ignorare i tropi dei personaggi nel tentativo di scrivere "onestamente".[11] Druckmann scrive anche con una mentalità minimalista, spesso chiedendo a se stesso "Che cos’è realmente questa scena? Qual è il minimo che dobbiamo dire o fare per trasmetterlo e non più?".[11]
Prima di scrivere un gioco, Druckmann e Straley, creano un intero profilo della storia, prima esplorando la narrazione più intricata, discutendo dei “battiti momento per momento” di ogni livello che porta a un evento più grande. Essi, generalmente, iniziano con il centro della storia, in quanto è il nucleo del gioco e della narrativa, prima di esplorare il climax del gioco e lo sviluppo del personaggio.[10] John Horn, presentatore di The Frame ha individuato un tema ricorrente nelle storie di Druckmann, come A Second Chance at Sarah e The Last of Us, che è il concetto dei personaggi di tentare o sperare di alterare il loro passato in qualche modo; Druckmann ha ammesso di non aver notato questa tendenza, anche se ha concordato con esso e ha riconosciuto la sua ricorrenza in una prossima storia alla sua.[12][13]
«"While working on The Last of Us, I had this secret agenda: ... I wanted to create one of the coolest, non-sexualized female protagonists, and I felt like with The Last of Us there was an opportunity here to change the industry."[17]»
(IT)
«"Mentre lavoravo su The Last of Us, avevo questo obiettivo: ... volevo creare uno dei protagonisti più cool, femminili e non sessualizzati, e mi sentivo come se The Last of Us fosse un'opportunità per cambiare l'industria."»
(Neil Druckmann, International Game Developers Association keynote, 16 settembre 2013)
Druckmann è un sostenitore regolare della parità di genere nei videogiochi, citando Anita Sarkeesian come sua influenza; ha presentato il Premio Ambasciatore a Sarkeesian nel 2014 al Game Developers Choice Awards e ha regolarmente sostenuto i suoi progetti. Attraverso lo sviluppo di Uncharted 4, Druckmann è stato influenzato dal concept artist Ashley Swidowski per includere più personaggi femminili nel gioco. "Mi sta costantemente contestando e spingendo per la diversità nel nostro cast", ha detto. Al momento di una critica da parte di un focus group per quanto riguarda l'inserimento di un personaggio femminile in Uncharted 4, Druckmann ordinò loro di andarsene, rispondendo "Wow, perché? Che importa?".
Allo stesso modo, Ellie di The Last of Us è stata inizialmente ricevuta negativamente nei focus group. Druckmann è orgoglioso che Ellie sia un "forte e caratteristico personaggio principale femminile non sessualizzato" e spera che altri sviluppatori adotteranno approcci simili senza avere paura di essere impopolari.[senza fonte] Druckmann e Straley sono stati sorpresi da alcuni contraccolpi riguardo ai ruoli di genere in The Last of Us, anche se Druckmann ha osservato che "più facciamo progressi, più emergono questi problemi". Ha definito "un malinteso" il fatto che i protagonisti femminili ostacolano le vendite di gioco, evidenziato dal successo di The Last Of Us.[senza fonte]
Vita privata
Druckmann vive a Los Angeles, California con sua moglie Maya e la figlia. Egli divenne padre durante lo sviluppo di The Last of Us; sua figlia fu una "grande ispirazione" per lui quando scrisse la trama. La nascita della figlia contribuì a rafforzare le sue idee sulla famiglia, rendendosi conto che avrebbe "fatto qualsiasi cosa" per lei. Druckmann è ebreo.