Alle Olimpiadi di Cortina d'Ampezzo 1956, Moritz Heidegger e Weltin Wolfinger giunsero ultimi al termine della seconda delle quattro manche e quindi non sono ripartiti. Due settimane dopo, i due atleti parteciparono ad una gara a St. Moritz-Celerina. Durante la discesa il bob sbandò facendo crollare la pista: a seguito di ciò il bob si è ribaltato più volte. Nonostante indossasse il casco, Moritz Heidegger fu colpito duramente alla nuca dai paraurti. Il presidente dell'Associazione del Liechtenstein, Eduard von Falz-Fein, portò immediatamente Heidegger all'ospedale di Samedan. Tuttavia, Heidegger non riprese più conoscenza e morì pochi giorni dopo. Per questo motivo in Liechtenstein lo sport del bob fu temporaneamente vietato.[3]
Nel 1989 venne fondato il Gründung des Bob & Skeleton Club Liechtenstein per riprendere la pratica sportiva: realizzate le strutture necessarie, negli anni successivi si ottennero alcuni discreti risultati, che portarono alla partecipazione a gare di Coppa del Mondo, Coppa Europa e Coppa America.[4]
I bobbisti liechtensteinesi riuscirono a qualificarsi per i Giochi di Vancouver 2010, tuttavia nella prima manche della gara olimpica il bob a due di Michael Klingler e Thomas Dürr si ribaltò a metà della discesa, facendo cadere il frenatore sulla pista, mentre in seguito il bob riusci a rimettersi in piedi e arrivare in fondo al traguardo. Klingler riportò però una commozione cerebrale, compromettendo anche la partecipazione del bob a quattro, che non disputò la gara.[5]