Najeeb Elias Halaby Jr., detto Jeeb (Dallas, 19 novembre 1915 – McLean, 2 luglio 2003), è stato un aviatore e uomo d'affari statunitense.
Biografia
Origini e istruzione
Najeeb Halaby nacque nel 1915, figlio di Najeeb Elias Halaby Sr. (1878-1928), un cristiano siriano emigrato nel 1891 alla volta degli Stati Uniti d'America, e della texana Laura Wilkins (1889-1987).[1][2]
Dopo la morte del padre visse a Los Angeles e a Santa Barbara.[2] Conseguì un Bachelor of Arts all'Università di Stanford nel 1937, poi un Bachelor of Laws nel 1940 presso l'Università del Michigan e l'Università Yale.[1]
Carriera
Durante l'adolescenza si allenò come aviatore e dal 1942 al 1943 lavorò come pilota collaudatore alla Lockheed Aircraft Corporation, durante la seconda guerra mondiale.[1] Il 1⁰ maggio 1945 divenne la prima persona a effettuare un volo transcontinentale nella storia degli Stati Uniti.[1] Partì in California dalla Muroc Air Force Base e atterrò nel Maryland presso la Naval Air Station Patuxent River, impiegandoci 5 ore e 40 minuti.[3]
Dal 1948 al 1953 fu consulente del Dipartimento della difesa e dal 1952 al 1954 ricoprì l'incarico di vice assistente per la sicurezza internazionale al Dipartimento di Stato.[1] Dal 1953 al 1956 presiedette l'American Technology Corporation e fu segretario-tesoriere all'Aerospace Corporation.[1] Dal 1959 al 1961 lavorò nel settore privato come avvocato, finché il presidente Kennedy lo nominò amministratore della Federal Aviation Agency, fino al 1965.[1] Durante il mandato rafforzò i legami con il Civil Areonautics Board e venne fondata la U.S. Flight Academy a Oklahoma City.[1]
Nel 1968 venne nominato presidente della Pan American World Airways, ma dall'anno seguente vi ricoprì il ruolo di amministratore delegato.[1] In questo periodo stimolò l'utilizzo dei Jumbo Jet e lavorò per aumentare la parità di trattamento per i membri degli equipaggi aerei appartenenti alle minoranze etniche.[1][2] Allo stesso tempo volle sviluppare la sicurezza nei voli e la prevenzione dei dirottamenti aerei.[1] Tuttavia la Pan Am andò in crisi a causa di difficoltà finanziarie e Najeeb, ritenuto dal Consiglio il capro espiatorio, venne licenziato nel 1972.[1][2] Il suo mandato, infatti, coincise con un periodo generale di recessione, di aumento della concorrenza e dei costi dei Jumbo Jet, all'epoca appena introdotti.[2]
Nel 1973 fondò l'Halaby International Corporation, di cui fu presidente fino alla morte, e nel 1980 istituì la DartRail, visti i suoi interessi per i sistemi ferroviari.[1] Dal 1985 al 1998, rivestì l'incarico di chairman nella Dulles Access Rapid Transit e dal 1992 al 1998 esercitò lo stesso ruolo presso Save the Children.[1]
Morte
Morì nel 2003 all'età di 87 anni.[1]
Vita privata
Il 24 dicembre 1945 sposò Doris Carlquist (1918-2015), da cui divorziò nel 1977.[1] Ebbero tre figli: Lisa, Christian e Alexa.[1]
Si sposò in seconde nozze con Jane Allison Coates (1924-1996) nel 1980.[1] Rimasto vedovo, dal 1997 alla sua morte è stato sposato in terze nozze con Libby Anderson Cater (1925-2022).[1]
Opere
- (EN) Crosswinds: An Airman's Memoir, 1978.[1]
Onorificenze
Onirificenze straniere[1]
- Arthur Fleming Award;
- Godfrey L. Cabot Award;
- Monsanto Air Safety Award;
- Glen Gilbert Air Traffic Award.
Note
- ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q r s t u v (EN) Najeeb Elias Halaby, in prabook.com. URL consultato il 14 giugno 2023.
- ^ a b c d e (EN) David Stout, Najeeb E. Halaby, Former Airline Executive, Dies at 87, in nytimes.com, 3 luglio 2003. URL consultato il 14 giugno 2023.
- ^ (EN) Gregory Orfalea, The Arab Americans: A History, Northampton, Olive Branch Press, 2006, p. 117.
Bibliografia
Altri progetti