L'edificio era in origine il padiglione di caccia del terzo duca di Valmy, François Christophe Edmond Kellermann, figlio di un generale napoleonico. Jules Marmottan, storico e collezionista d'arte, acquistò l'edificio che lasciò in eredità al figlio Paul (1856-1932). Quest'ultimo, appassionato dell'arte del Primo Impero e della Restaurazione, raccolse una grande quantità di stampe, quadri, disegni, libri, sculture e mobili trasformando il padiglione in una sontuosa dimora cittadina.
Alla sua morte, dispose che l'edificio e le collezioni fossero lasciate all'Académie des beaux-arts affinché venisse aperto un museo a suo nome. Il museo venne aperto al pubblico il 21 giugno 1934 e, nel corso degli anni, si arricchì delle donazioni di numerosi collezionisti, prima fra le quali quella di M.me Victorine de Monchy. Suo padre, il dottor Georges de Bellio, aveva collezionato opere di numerosi artisti che erano soliti sdebitarsi con i loro dipinti per le cure che prestava loro.
Alla fine degli anni novanta, per il prestigio acquisito grazie alla grande quantità di dipinti impressionisti, il museo cambiò la sua denominazione diventando Musée Marmottan Monet.
Collezioni
Oltre ad esporre oggetti d'arte del Primo Impero e dipinti impressionisti, il museo tiene periodicamente mostre temporanee e può anche ospitare eventi privati.
(EN, FR) Musée Marmottan Monet – sito ufficiale, su marmottan.com. URL consultato il 12 settembre 2009 (archiviato dall'url originale il 16 marzo 2010).