Montefalcone Appennino è un comune italiano di 386 abitanti della provincia di Fermo nelle Marche.
Il territorio comunale confina ad ovest con i comuni di Amandola e Comunanza, ad est con quello di Santa Vittoria in Matenano, a nord con il comune di Smerillo e di Monte San Martino, a sud con quello di Force con l'interposizione del fiume Aso. Il suo paesaggio è prevalentemente alto-collinare, con un'altezza media del suo territorio superiore ai cinquecento metri, eccezion fatta per la stretta striscia pianeggiante lungo il fiume Aso a sud. L'altitudine massima del paese è raggiunta dalla rupe calcarea, sulla sommità del monte boscoso, che ad occidente cade a strapiombo, come una lama di alcune centinaia di metri, sul terreno agricolo sottostante, costituendo il punto più elevato del territorio, a mo' di balcone con vista suggestiva sulla catena dei monti Sibillini ad ovest, su cui sorge l'abitato storico in posizione panoramica, a ben 757 metri sul livello del mare. Per le sue caratteristiche orografiche, il comune fa infatti parte della Comunità montana dei Sibillini, istituita dalla regione Marche.
I reperti più antichi relativi ad insediamenti umani nell'area si trovano in località Colle Luccio e risalgono al periodo romano[4]. Per quanto riguarda le fonti scritte, invece, le prime notizie si trovano in documenti del 705[5][6] e del 930 del feudo farfense di Santa Vittoria in Matenano. Sotto i farfensi il centro conobbe un notevole sviluppo, con la costruzione di un fortilizio e di una scuola per i chierici. Nel 1214, poi, Montefalcone ottenne la Libertà Comunale.
Fu coinvolto nelle lotte tra Ascoli Piceno e Fermo: nel 1239 venne conquistato da Enzo di Sardegna, per poi passare sotto Fermo nel 1257; nel 1351 venne assediato da Galeotto I Malatesta per passare nel 1355 sotto lo Stato Pontificio, giurando fedeltà a Egidio Albornoz. Nel XV secolo fu sotto il controllo della famiglia Orsini e, dopo il Risorgimento, nel 1860 Montefalcone entrò nella Provincia di Ascoli Piceno.
E dal giugno 2009, dopo le elezioni amministrative di primavera, fa parte della provincia di Fermo.
Tra i personaggi famosi che vissero a Montefalcone si ricorda il pittore Osvaldo Licini, che vi risiedette tra il 1922 ed il 1924.
Il toponimo deriva il suo nome dal nidificare dei falchi sulla sommità del monte, che guarda ad occidente la catena appenninica centrale umbro-marchigiana dei Monti Sibillini, data la collocazione del paese sulla rupe d'arenaria, ad un'altitudine di ben 780 metri sul livello del mare, come monte del falcone.
Il paese si trova sulla sommità di una rupe tra le vallate dell'Aso e del Tenna, che permette la visione di panorami suggestivi verso i Monti Sibillini ed i Monti della Laga.
Data la posizione del paese all'interno di un'area naturale protetta, il paese ospita anche un Centro di Educazione Ambientale.
Abitanti censiti[8]
Il comune fa parte della Comunità montana dei Sibillini.
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