Il monte Marsicano, il cui toponimo deriva dalla regione storica della Marsica[1], ha segnato in passate epoche storiche i confini tra i territori occupati da Marsi, Peligni e altre tribù italiche attestate nella città antica di Aufidena[2], segnando, fino all'Alto Medioevo, il confine storico-geografico della Marsica con l'Alto Sangro[3].
La montagna si caratterizza per il crinale e le doline brulle e le pendici coperte da una vegetazione discontinua di faggete. Tra gli animali che più frequentemente popolano la montagna figurano oltre al camoscio anche il cervo nobile, il lupo appenninico e l'orso bruno marsicano[5].
In un territorio di 20 ha situato alle pendici del monte Marsicano si trovava l'area faunistica dedicata al camoscio d'Abruzzo.Tuttavia, tale area è stata smantellata nel 2021[6].
Visuale dalla vetta
Dalla vetta del monte Marsicano è possibile ammirare ad est il massiccio della Majella e tutt'intorno le cime della dorsale dei monti della Meta e dell'intero gruppo montuoso dei monti Marsicani.